Il campionato di Serie B, si sa, è un torneo molto particolare. Ciò perché, essendo molto equilibrato, da un momento all’altro, dalle prime posizioni ci si può trovare invischiati nella lotta per non retrocedere. Sicuramente, quest’ultima è la situazione nella quale si trova la Reggina, la quale, dopo tre sconfitte consecutive, è al 15^ posto in classifica, con un solo punto di vantaggio sulla zona “rossa”.
Le probabili motivazioni alla base di questo calo prestazionale
Quando ci si ritrova in queste circostanze si fanno diverse riflessioni e, soprattutto, si cercano i responsabili. Il primo ad andare nell’occhio del ciclone è l’allenatore, seguito a ruota da calciatori ed, infine, società. Ad onor del vero, in questa occasione, probabilmente, ognuno nel suo piccolo ha le sue colpe. Ciò perché, se da un lato è vero che l’allenatore sembra non riuscire più a gestire i suoi calciatori, dall’altro quest’ultimi non sembrano mostrare la giusta cattiveria agonistica per portare a casa il risultato. Inoltre, anche la società, se si vuol trovare il pelo nell’uovo, ha commesso l’errore di dare false speranze alla piazza. Perciò, per operare un cambio di rotta, sicuramente, è necessario che la Reggina torni ad essere “una cosa sola”, dal presidente al magazziniere. Perché, solo così, si può tornare a dimostrare il proprio valore.
Fare risultato a Monza per provare a rilanciarsi
L’obiettivo, in questo momento di crisi, deve essere uno solo: guardare avanti con fiducia. Quindi, focalizzandoci sul prossimo turno di campionato, gli amaranto affronteranno fuori casa il Monza. Quest’ultima compagine, anch’essa neopromossa, arriva da tre risultati utili consecutivi, due vittorie ed un pareggio, quest’ultimo ottenuto sul campo del Pordenone nello scorso turno di campionato. Per tale motivo, fare risultato in terra lombarda, sarebbe di vitale importanza per rilanciarsi. Tutto ciò, però, ricordandosi che potrebbe servire del tempo per raggiungere uno stato di forma ottimale. Quindi, è giusto darsi degli obiettivi “importanti” ma, al tempo stesso, è necessario ragionare partita dopo partita, senza esaltarsi troppo per una vittoria o abbattersi eccessivamente per una sconfitta.