Domenica si sfideranno Reggina e Catania al “Granillo” di Reggio Calabria alle 14:30. Di fronte ci saranno due tecnici che sono subentrati a stagione in corso. Quest’ultimi hanno diverse cose in comune, soprattutto se si parla del club amaranto.
Novellino alla Reggina nel 2009
Se torniamo indietro di dieci anni, all’inizio della stagione 2009/10, nella storia amaranto entrava, dopo un anno deludente in Serie A e la successiva retrocessione, proprio colui il quale oggi siede sulla panchina del Catania. L’allora presidente, Lillo Foti, scelse un allenatore con una certa esperienza per affrontare al meglio il campionato della serie cadetta: Novellino. Quest’ultimo, però, con una compagine allestita per ritornare in Serie A, dopo 11 giornate e un filotto deludente venne esonerato e la Reggina ottenne la salvezza per il rotto della cuffia.
Drago nel presente degli amaranto
Dopo dieci anni la storia si ripete: la Reggina ha cambiato società a gennaio del 2019 e, dopo poche partite affidate al tecnico Cevoli, ha esonerato il precedente allenatore e ingaggiato Massimo Drago. Quest’ultimo, con una rosa importante completamente ricostruita nel mercato invernale, era chiamato a fare subito bene e a dimostrare di poter ambire al salto di categoria. Purtroppo, però, sei punti in altrettante partite, non sono ciò a cui ambiavano società e tifosi. Se si aggiunge, poi, che gli amaranto hanno subito una penalizzazione di 8 punti, la situazione appare critica.
Vincere per scongiurare l’esonero
Tenuto conto dei risultati ottenuti e dei corsi e ricorsi storici, quindi, Massimo Drago domenica avrà a disposizione un solo risultato utile. Ciò, per lo più, per evitare di diventare, nella storia amaranto, un altro “Novellino” che non ha lasciato il segno. Per lo più, ironia della sorte, lo dovrà fare contro lo stesso tecnico campano che, alla guida dei rossazzurri, sta dimostrando di riuscire a tenere bene le redini del gruppo. Perciò, sarà una sfida nella sfida e, uno scontro tra passato e presente, deciderà il futuro.
Maurizio Ceravolo