Quando una società di calcio viene rilevata da chi, nel calcio, non ha avuto mai le “mani in pasta”, purtroppo si commettono degli errori. La dimostrazione di quanto detto in precedenza è il ritorno sulla panchina amaranto di Roberto Cevoli. Quest’ultimo, forse in maniera troppo frettolosa, era stato esonerato dopo il derby perso contro il Catanzaro per 4-3 ma, al suo posto, Massimo Drago non è riuscito a far fare alla squadra il salto di qualità che tutti si aspettavano.
Come si prospetta il futuro degli amaranto
In nove partite sotto la gestione Drago, la Reggina, è mancata sia sotto l’aspetto mentale che tecnico. Nonostante la rosa pulluli di elementi di spessore, le prestazioni altalenanti messe in campo dalla squadra non hanno fatto dormire sonni tranquilli al presidente Gallo. Ecco perché, in questo momento di crisi, l’unico che poteva essere utile alla causa era Roberto Cevoli. Il suo ritorno, per alcuni, non sarà stato gradito ma, alla luce dei 35 punti ottenuti in 23 gare disputate sotto la sua gestione, sembra che finalmente la società abbia fatto una scelta razionale. L’obiettivo rimane il raggiungimento della zona play-off. In questo senso, questo periodo d’inattività sarà servito al neo-tecnico per capire, dall’esterno, quali tasti devono essere toccati per far tornare a pieno regime gli ingranaggi della sua squadra. Perciò nulla, almeno all’apparenza, sembra impossibile.
Resettare tutto al termine della stagione
In qualunque modo vada a finire la stagione in corso, il presidente Gallo potrà dire di avere imparato tante cose. Per di più, avrà modo di resettare tutti i bocconi amari che ha dovuto ingerire e decidere di affidarsi forse a qualcuno che, nel settore, gli possa dare più garanzie rispetto ai suoi attuali collaboratori. La storia recente, in questo senso, ironia della sorte, fa incrociare nuovamente Reggina e Catanzaro. Anche la proprietà dei giallorossi, all’inizio della sua avventura, ha fatto degli errori perché nuova nel settore ma, nel giro di due anni, ora sta lottando per qualcosa d’importante. Ciò a dimostrazione del fatto che, con il tempo, le cose possono migliorare e che, quando si vuole tutto troppo velocemente, si rischia di cadere e farsi molto male.
Maurizio Ceravolo