Sembra un lontano ricordo ma, solo un anno fa, il Rende, con 18 punti in nove giornate di campionato, viaggiava con una media da promozione e guardava le altre compagini dall’alto verso il basso. Quest’anno, invece, la musica è molto diversa e, i soli due punti ottenuti in nove partite, fanno riflettere sulla concreta possibilità di salvezza per i biancorossi.
L’uomo in più è stato sempre l’allenatore
La panchina del Rende, nelle ultime stagioni, è stata un vero e proprio trampolino di lancio per gli allenatori che vi si sono seduti. Per di più, va dato merito alla società, che ha sempre investito prevalentemente sui giovani, di essere riuscita a fare grandi cose grazie, prevalentemente, alla scelta della giusta guida tecnica. Queste caratteristiche, però, non si sono confermate anche quest’anno con Andreoli. Probabilmente, i calciatori non erano ancora riusciti a mettere a frutto i suoi dettami tattici e a concretizzarli in vittorie o, comunque, risultati positivi. Per tale motivo, il presidente Coscarella ha optato per l’esonero del tecnico. Nonostante ciò, però, ad oggi la squadra non ha ancora il suo allenatore titolare e Tricarico, secondo di Andreoli, sta interpretando il ruolo di traghettatore.
Il prossimo turno di campionato non sarà semplice per i biancorossi
La decima giornata di campionato non sarà, salvo clamorosi risvolti, quella della svolta. Per lo più, il Rende dovrà affrontare una Viterbese che, reduce da tre risultati utili consecutivi tra le mura amiche, con la spinta dei propri tifosi, vorrà continuare a fare bene. La luce in fondo al tunnel potrebbe intravedersi solo nella giornata successiva, nella quale i biancorossi affronteranno la Sicula Leonzio. Quest’ultima rappresenta un vero e proprio scontro diretto in chiave salvezza.
La speranza è che si possano risollevare le sorti di una delle squadre calabresi che, negli ultimi anni, ha giocato un ruolo importante nelle zone nobili del girone c di Serie C.