Storia fatta: Sinner rompe una maledizione di 48 anni
Nell’edizione 2024 degli Australian Open, Jannik Sinner ha compiuto un’impresa epica, sconfiggendo Daniil Medvedev in una finale mozzafiato e conquistando così il suo primo Grande Slam. L’altoatesino ha portato l’Italia alla vittoria in un torneo del Grande Slam maschile, interrompendo un digiuno che durava da ben 48 anni, dal trionfo di Adriano Panatta al Roland Garros nel 1976.
La partita è stata una vera e propria battaglia che ha visto Sinner risalire da un deficit di due set a zero, dimostrando una determinazione straordinaria e una resistenza fisica impressionante. Il ventiduenne italiano ha commentato la sua vittoria con un profondo senso di gratitudine nei confronti dei suoi genitori, sottolineando la libertà e la mancanza di pressione che gli hanno sempre concesso.
La finale è stata caratterizzata dalla supremazia iniziale di Medvedev, che ha sfruttato un servizio micidiale per dominare i primi due set. Tuttavia, Sinner ha saputo reagire, migliorando il suo servizio e capitalizzando sugli errori dell’avversario. Il terzo e il quarto set sono stati estremamente equilibrati, ma è stato Sinner a prevalere nei momenti chiave, portando il match sui binari della rimonta.
Con Medvedev esausto e incapace di contrastare l’impeto di Sinner, il quinto e ultimo set è stato una formalità per l’italiano che, con determinazione e sicurezza, ha chiuso la partita e scritto una pagina fondamentale nella storia del tennis italiano. Sinner diventa così il terzo azzurro di sempre a trionfare in uno dei quattro tornei del Grande Slam maschile.
La vittoria di Sinner agli Australian Open 2024 non solo rompe una maledizione lunga quasi mezzo secolo, ma apre anche nuovi orizzonti per il tennis italiano. La sensazione diffusa è che questo successo rappresenti solo l’inizio di una carriera destinata a scrivere molte altre pagine memorabili nella storia dello sport.