L’EDITORIALE – Il calcio è una passione che ci unisce e divide allo stesso tempo, un linguaggio universale che parliamo con il cuore. Da tifoso del Catanzaro, non posso fare a meno di esprimere la mia gioia nel vedere la mia squadra giocare in Serie B, e ancor di più, nel sapere che il Cosenza è al nostro fianco in questa avventura. Tuttavia, nel quadro calcistico calabrese, c’è una tavolozza di colori che va ben oltre le maglie gialle e rosse del Catanzaro e le divise rossoblù del Cosenza.
Il Crotone, con la sua storia di gloria e una recente parentesi in Serie A, ora si trova in Serie C, una realtà che non deve essere dimenticata. Questa squadra ha dimostrato al mondo intero di cosa è capace e rappresenta un punto di riferimento per il calcio calabrese. La sua lotta per tornare in alto dovrebbe essere un motivo di orgoglio per tutti noi.
E poi c’è la Reggina, un nome che evoca ricordi di grandi sfide e momenti indimenticabili nel calcio italiano. Purtroppo, ora si trova in Serie D, ma il suo passato glorioso e la sua passione travolgente sono un’eredità che non può essere dimenticata.
La Vibonese, d’altra parte, è un club che continua a sognare, a lottare per scalare le gerarchie calcistiche e a portare il nome della Calabria sempre più in alto. La sua determinazione è un esempio per tutti coloro che credono nei propri sogni.
Il mio sogno rimane un campionato di Serie B in cui tutte le squadre calabresi si sfidano tra loro. Immaginate l’adrenalina durante i derby tra Catanzaro e Cosenza, Crotone e Reggina, o Vibonese e qualsiasi altra squadra della regione. Sarebbe uno spettacolo di passione e rivalità, ma anche di rispetto reciproco.
So che alcuni sportivi del Cosenza e del Catanzaro possono gioire per la retrocessione di squadre rivali come il Crotone o la Reggina, ma io provo un senso di tristezza. Vorrei immaginare un mondo dello sport senza rancori, un mondo in cui le rivalità siano fonte di ispirazione per entrambe le squadre e non motivo di divisione tra i tifosi.
Prendiamo ispirazione da John Lennon, che sognava un mondo senza conflitti, e applichiamolo al nostro amato sport. Se tutti noi tifosi calabresi potessimo abbracciare l’idea di un calcio senza rancori, potremmo contribuire a creare un ambiente più positivo e inclusivo per le nostre squadre e per tutti coloro che amano il calcio.
Quindi, mentre gioisco per il successo del Catanzaro e del Cosenza in Serie B, non posso fare a meno di sperare che un giorno il Crotone e la Reggina possano risalire le classifiche e riportare la Calabria nel panorama calcistico italiano. Nel frattempo, continuerò a sognare quel campionato di Serie B calabrese, fatto di emozioni forti e rivalità rispettose, un campionato che ci faccia tutti sentire orgogliosi delle nostre squadre e della nostra regione.