US Catanzaro che ti succede?

giallorossi
Us Catanzaro, curva stadio Ceravolo

Sabato sera a Reggio Calabria il Catanzaro calcio ha subito l’ennesima sconfitta esterna, la terza consecutiva

Sabato sera a Reggio Calabria il Catanzaro calcio ha subito l’ennesima sconfitta esterna, la terza consecutiva.
È palesemente chiaro che una sconfitta come quella di sabato lascia il segno, sia perché si trattava di un derby, che grazie a social e rumors vari, era ampiamente sentito specie nella città dello stretto, sia perché si trattava di uno scontro di alta classifica.

Non vorremmo che questa sconfitta abbia lo stesso effetto del pari con rigore (cucchiaio assurdo) sbagliato da Giannone a Castellammare di Stabia nello scorso campionato, perché i presupposti sono tali.

Anche a Reggio Calabria, come spesso accaduto in questo campionato, la condotta arbitrale è stata scadente (due rigori dubbi negati nel primo tempo con finale dello stesso e secondo tempo da corrida) ma non possiamo ogni domenica giustificare la sconfitta con torti arbitrali benché evidenti.

Secondo noi l’errore più grande è avere nella rosa un organico di oltre calciatori, un numero assolutamente abnorme per la categoria, che provoca troppi mal di pancia sia nei calciatori sia negli addetti ai lavori sia nei tifosi che vorrebbero questo o quello in campo.

Il caso Pinna mai schierato è eclatante e ognuno dice la sua.
L’assurdo però del Catanzaro è di avere un sacco di giocatori per un ruolo, ma in quello chiave, cioè a centrocampo, si può contare solo su Maita, De Risio Urso e Risolo oltre a tal Tascone.

Ebbene De Risio, così come successo l’anno scorso a Catania su per giù nello stesso periodo, si è infortunato, Urso è infortunato da agosto, Risolo ha giocato qualche partita, ma da garanzie specie in certe partite, e Mister Auteri si sta affidando a Casoli, jolly di questa squadra.

Auteri sta mandando in campo quasi sempre 7-8/11 della squadra dell’anno scorso sperando negli automatismi, che però gli avversari conoscono bene attaccando sempre Maita e schierando sempre due, tre uomini su Kanoutè, l’unico capace di creare superiorità numerica.

Spesso l’anno scorso le partite venivano risolte dai difensori su qualche calcio d’angolo o punizione se è vero come è vero che Celiento, Figliomeni, Signorini e Riggio hanno segnato la passata stagione 11 reti su azione da fermo che quest’anno non vengono mai sfruttate.

Gente come Iuliano, anima del centrocampo giallorosso nella scorsa stagione, e D’Ursi, attaccante che spaccava le partite, dati alla mano non stati adeguatamente sostituiti, anche se ancora secondo noi se Mangni entra in forma sarà un acquisto importante in attacco.

La difesa balla paurosamente perché ogni qualvolta veniamo attaccati e pressati alto perdiamo palla.

L’unico a salvarsi è Celiento, che spesso cerca di caricare i suoi compagni con scarsi risultati Martinelli, impeccabile per quasi tutta la partita, ha quella distrazione che ci costa la stessa, vedi Viterbo,
Caserta
e quella di sabato scorsa entrando in maniera maldestra a centrocampo pur sapendo di essere ammonito (fino a quel momento il migliore dei nostri in difesa).

Quaranta schierato titolare in un momento particolare del campionato non dà assolutamente garanzie, per non parlare di Nicoletti che sulla fascia sinistra non solo non spinge, quanto spesso dalla sua parte arrivano i maggiori pericoli per Di Gennaro. Se a ciò aggiungiamo la scarsa forma di Statella ecco che il cerchio si chiude.

Sarebbe il caso a nostro parere che il Mister si affidasse in difesa a calciatori di esperienza perché ancora il campionato è lungo e non c’è nessuno che abbia preso il volo e soprattutto di avere quel coraggio che lo contraddistingue e che negli ultimi dieci minuti di Reggio Calabria non ha avuto.

Inoltre non c’è scritto in nessun manuale del calcio che gli attaccanti dopo il minuto 60 debbano essere sostituiti, specie da alcuni che entrano in campo con scarsa voglia.