US Catanzaro: intervista ad Apix, un vivace tifoso giallorosso

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L’US Catanzaro non è solamente una squadra è un pezzo di vita della nostra piccola grande città. Infatti ogni volta che si dialoga a viso aperto con un tifoso, è subito evidente un attaccamento viscerale alla maglia, alla squadra, ai colori giallorossi. Oggi abbiamo deciso di fare una chiacchierata con un super tifoso del Catanzaro: Giuseppe Apicella (detto Apix). Il nostro protagonista lavora con impegno e da diversi anni nella pubblica amministrazione, ma appena ha del tempo libero corre al Ceravolo a tifare la squadra del suo cuore.

Dialogare con lui è una gioia perché ci fa venire subito in mente tante immagini ed emozioni che noi nati negli anni 80 possiamo solamente rivivere attraverso i racconti e le immagini.
Insieme alle sue parole ci tuffiamo in un passato non troppo lontano fatto di tante soddisfazioni e ricordi.

Domenica l’US Catanzaro ha affrontato la Virtus Francavilla nella prima gara di campionato, come hai visto la squadra di casa?

«La squadra ha giocato in maniera disinvolta, era ben disposta in campo, ho visto molto impegno».

Condividi le scelte del mister Calabro e il suo modulo di gioco?

«Si, appoggio le scelte del tecnico, è bene far sentire parte delle rosa un po’ tutti i calciatori».

Quale giocatore hai visto in forma?

«Complimenti a tutti, Carlini, Vàzquez, Vandeputte, Martinelli, per fare qualche nome».

In quale reparto bisogna migliorare?

«Occorre maggior fluidità tra la difesa e il centrocampo».

Nella prossima gara il Catanzaro affronterà il Picerno: cosa ti aspetti?

«Mi aspetto tanto impegno, spirito di sacrificio e una buona dose di grinta».

Il costo dell’abbonamento è aumentato, ma con circa 70 euro si possono vedere tutte le partite in diretta sul divano di casa, è stata la scelta giusta far lievitare i prezzi?

«Da quando la famiglia Noto ha preso le redini della società non mi sono sognato di dire una parola fuori posto. Sarebbe stato meglio abbassare di qualche euro il biglietto e portare più gente allo stadio?
Il dodicesimo uomo è il pubblico!».

Qual è il tuo pensiero sulla società?

«Nulla da ridire, stiamo parlando di una società seria, rispettata, rappresentata dalla grande famiglia Noto».

Ci racconti un aneddoto sulla squadra che riguarda il passato?

«Non sono né giovane né vecchio, ma ricordo di aver pranzato alle 11 di mattina sugli spalti del vecchio e grande Ceravolo per assistere alla super sfida Catanzaro vs Inter».

Ti ricordi la serie A?

«Forse la gioia più grande è vedere giocare la squadra di una piccola grande città come la nostra, disputare partite contro squadre di serie A».

La pandemia ha cambiato il modo di sostenere la squadra del cuore?

«Niente potrà mai cambiare la fede e l’attaccamento ai colori giallorossi».