Us Catanzaro: Matata la Turris per 3-1

Catanzaro Turris
Catanzaro Turris

CATANZARO-TURRIS 3-1  23’Esempio 44’ Risolo 78’ Evacuo 95’ Curiale

CATANZARO (3-5-2) : Branduani; Riccardi (46’Evan’s), Fazio, Pinna; Garufo, Verna (74’ Altobelli), Risolo (46’ Carlini) Corapi, Casoli; Evacuo (89’ Curiale), Di Massimo (58’Di Piazza). All. Calabro. A disp: Iannì, Di Gennaro, Martinelli, Salines, Riggio, Pipicella, Furina

TURRIS (3-4-1-2) : Abagnale; Rainone, Di Nunzio, Lorenzini (83’ Longo); Da Dalt, Tascone, Franco (83’’st Alma), Romano (61’ Brandi), Esempio; Giannone (55’ Signorelli), Pandolfi. All. Fabiano. A disp: Barone, D’Oriano, Lame, Loreto, Esposito, D’Ignazio, Marchese, Fabiano

Arbitro: Nicolò Marini

Ammoniti: Fazio, Pinna, Branduani, Altobelli

Espulso: Esempio per somma di ammonizioni

Su un campo ridotto ad un pantano, Catanzaro e Turris, la quarta e la quinta prima di questo turno della classifica, si scontrano al Ceravolo per la giornata n. 14 del Campionato di Serie C girone C, con le aquile che dopo quasi 600 giorni infrangono l’imbattibilità dei corallini vincendo  con il risultato di 3 reti a uno al termine di una partita molto combattuta.

Calabro mischia le carte e sostituisce lo squalificato Contessa, spostando Casoli a sinistra e mettendo Garufo a destra, a centrocampo Corapi prende il posto di Carlini mentre in avanti vengono schierati Evacuo e Di Massimo, mentre Pinna viene riconfermato al posto dell’infortunato Martinelli.

Nella Turris in campo i due ex Tascone e il discusso Giannone.

Il primo tempo è vibrante con i giallorossi, anche oggi in maglia nera, che partono forte prendendo un palo al minuto 6 con Garufo e proponendo azioni interessanti, al minuto 20 però, in contropiede, la Turris va vicinissima la vantaggio con Pandolfi, autentica spina nel fianco della difesa delle aquile, che tutto solo spreca sul fondo, tre minuti dopo Giannone da una palla al bacio ad Esempio che stoppa e batte Branduani.

Il Catanzaro riparte subito a testa bassa e Fazio colpisce la traversa, e sembra un primo tempo stregato quando un tiro di Garufo viene respinto in angolo, quasi sulla linea da Lorenzini.

La Turris inizia a perder tempo e dopo aver avvisato Abbagnale, che non avrebbe sopportato perdite di tempo, l’arbitro Marini espelle l’autore del gol, che già ammonito (tolta maglietta dopo il gol) non batte un fallo laterale e per perdita di tempo si becca la seconda ammonizione e viene espulso, al minuto 36’

Evacuo spreca il pareggio tutto solo, ma poi di tacco smarca Risolo che mette in rete per il pari meritato degli uomini di Calabro.

A tempo scaduto ennesimo palo delle aquile con un tiro da fuori di Di Massimo a portiere battuto.

Pertanto un primo tempo molto bello con il Catanzaro alquanto sfortunato nelle conclusioni.

Ad inizio ripresa Calabro mette dentro Carlini ed Evan’s al posto di Riccardi e Risolo, spostando Garufo come difensore di destra, e Corapi a tessere le manovre.

La mossa sembra subito azzeccata, infatti in contropiede dopo due minuti Di Massimo è solo dovrebbe calciare, la porta è vuota ma cincischia.

Fabiano decide di lasciare libera la fascia destra, ma Casoli non è capace di mettere una palla decente dentro l’area.

Inizia pertanto un assedio senza costrutto per quasi mezzora, con la Turris a difendersi facilmente con i difensori centrali tranquilli a liberare l’area, quando su un cross di Evan’s, Abbagnale sbaglia l’uscita , Carlini riprende la palla diretta sul fondo e mette al centro per la zampata decisiva di Evacuo.

Inizia un’alltra partita con la Turris ad assediare la porta di Branduani grazie anche ai cambi effettuati e Pandolfi ha la palla buona del pari, ma così come aveva nel primo tempo spreca solo davanti Branduani, calciando fuori.

Tante punizioni e angoli per gli ospiti senza costrutto e poi su un contropiede orchestrato da Carlini, Curiale, subentrato ad Evacuo, mette dentro per il 3-1 finale.   

Quindi vittoria e quarto posto riconquistato dagli uomini di patron Noto, ma troppa sofferenza contro una squadra ridotta in dieci per oltre un’ora, con amnesie difensive che potevano costare care.