Dopo un avvio di stagione buono, intervallato da prestazioni non proprio brillanti, l’US Catanzaro sembra aver trovato il ritmo giusto.
Nelle ultime apparizioni ha realizzato tre vittorie consecutive, due fuori casa, così l’US si approccia alla prossima gara contro la Regina con grande entusiasmo.
Non è una partita qualunque, stiamo parlando di un Derby e come ogni Derby che si rispetti, occorre essere cauti e andare con i piedi di piombo.
C’è ottimismo tra i tifosi, nonostante il fulmine che si è abbattuto sugli ultras a Catania, la strada intrapresa sembra quella giusta.
La montagna da risalire è molto alta, il gruppo guidato con esperienza, si affida alle spalle larghe di Mister Auteri incondizionatamente.
La squadra recepisce il suo modo di concepire il calcio: spettacolare e offensivo.
Sicuramente la fase difensiva non brilla, anche in relazione ai tanti infortuni. Come non sottolineare l’innesto azzeccatissimo del portierone Furlan, sempre pronto a dar manforte alla difesa, una sicurezza in più tra i pali.
L’entusiasmo che si era lentamente affievolito, da qualche tempo sta ritornando, più forte di prima, e mano mano si insinua leggero nelle vie e nelle strade del Capoluogo di Regione.
Un progetto simile a Catanzaro non si vedeva da tempo, il Presidente da più di un anno alla regia di questo team, osserva da vicino tutto quello che succede, in maniera presente e reattiva.
Ha intenzione di aiutare concretamente i tifosi colpiti dal Daspo, grazie all’avvocato Gualtieri, collaboratore fidato della società.
Fin ora nonostante le prestazioni di rilievo, i conti non tornavano, nel senso che il gioco espresso della squadra era interessante, ma poco concreto.
Attualmente si è invertito il trend, i giocatori sono più lucidi sotto porta e negli ultimi tre confronti, nonostante qualche svarione, la difesa non ha subito gol.
I numeri contano, ma contano anche le prestazioni, e l’US sta venendo fuori bene, dal limbo che ha vissuto in un passato recente.
Tutto quello che è stato è storia, ma vedendo un Catanzaro così grintoso, sembra davvero acqua passata.
Davide Oliverio