Us Catanzaro: pari a Messina con rimpianti

Messina Catanzaro
Messina Catanzaro

MESSINA-CATANZARO: 1-1 45+4 Verna 63’baldè

Al Franco Scoglio di Messina sfida tra la squadra locale e il Catanzaro valevole per la V di ritorno del campionato di serie C girone C.

Vivarini lancia subito il nuovo acquisto Brignola al posto dello squalificato Sounass e conferma gli altri soliti dieci .

Il primo tempo è un monologo degli ospiti che si insediano nella meta campo avversaria e creando tante opportunità nonostante il campo infame.

Ci provano Iemmello, Vandeputte  Marinelli, Verna con Fumagalli sempre pronto a ribattere in qualche modo, e quando non ci pensa lui viene salvato dal palo ma al minuto 49, nell’ultimo minuto di recupero assegnato Verna con un tiro da quasi trenta metri metteva la palla quasi all’incrocio dei pali sulla destra del portiere di casa e portava in vantaggio il Catanzaro tra il tripudio dei quasi 1.000 tifosi arrivati a Messina dal capoluogo calabrese.

Sembra finita, ma le aquile entrano in campo nel secondo tempo per contenere il risultato, e il Messina non fa nulla per impensierire la difesa del Catanzaro. Intorno al quarto d’ora Raciti manda in campo Curiale e Konate al posto di Ferrani e Perez.

Ma sembra non cambiare nulla, ma la minuto 18 accade quanto nessuno si sarebbbe aspettato, Vandeputte, forse per dare la carica ai suoi, va a pressare Fumagalli che rinvia, lascinado scoperto il lato sinistro, dove Konate riesce a liberarsi inseguito da Biasci e mette dentro dove Baldè tutto solo, inseguito con colpevole ritardo da Brignola, mette in rete, il gol del pari.

Addirittura opochi minuti dopo Curiale potrevbbe sovvertire le sorti dell’incontro, ma Fulignati si salva.

Corre ai ripari Vivarini, sostituendo in un solo colpo Verna, Iemmello e Brignola, con Pontisso, Cianci e Curcio.

Le aquile riprendono il comando delle operazioni e Curcio per ben due volte ha la palla della vittoria tra cui una clamorosa a tre metri da Fumagalli.

Finisce1-1 con tanti rimpianti: il primo perché non si è vinto una partita ormai vinta, il secondo perché, come ad Avellino, gli uomini di Vivarini sono entrati in campo come se la pratica fosse chiusa, il terzo: visto il pari del Crotone in casa si poteva allungare definitivamente in classifica.

Comunque va ben così e non sempre si può vincere specie su terreni al limite della praticabilità.