Negli ultimi anni, diversi talenti hanno indossato la casacca giallorossa ma non tutti sono riusciti a lasciare il segno, nonostante le qualità mostrate in precedenza durante altre avventure. Alla luce di quanto detto in precedenza, cos’è che rende la città giallorossa così magica per alcuni e stregata per altri?
La tifoseria molto esigente
Se il Catanzaro calcio può vantare un passato glorioso, di certo, è anche grazie al calore del suo pubblico, il quale ha aiutato i propri beneamini a buttare il cuore oltre l’ostacolo. La tifoseria, però, non è sempre stata l’arma in più dei giallorossi perché, molto spesso, ha etichettato in maniera errata alcuni calciatori che, sentendosi troppa pressione addosso, non sono riusciti ad esprimersi al meglio. Quest’ultimi, perciò, hanno deciso di trasferirsi in altri lidi e ciò è giovato alla loro carriera di professionisti.
Il curriculum dei calciatori
Quando un calciatore dal curriculum importante arriva a Catanzaro le aspettative sono elevate e, se tutto non va come sperato, viene etichettato come flop. Per tale motivo, forse, la maglia giallorossa non è stregata per coloro i quali non hanno un curriculum sfavillante. Basta ritornare indietro di poco più di dieci anni e pensare: chi era Giorgio Corona, idolo della tifoseria giallorossa? Un attaccante che, sui tre colli, ha trovato un trampolino di lancio che lo ha portato, successivamente, a giocare in Serie A con il Catania. Allo stesso tempo, in serie C, servono calciatori “di peso” che facciano la differenza grazie alla loro esperienza pregressa. Perciò, è importante infondere fiducia in chiunque indossi la maglia dei giallorossi e lasciarsi andare alle critiche solo a fine stagione.
Il futuro dei giallorossi, quest’anno, passa attraverso il calciomercato di gennaio, utile per puntellare la squadra. La speranza è che tutti i deficit citati in precedenza possano svanire. Solo con l’umiltà, il lavoro e qualche fischio in meno da parte dei tifosi, si potrà remare tutti verso un unico obiettivo.