US. CATANZARO: Primo passo falso interno 1-1 col Potenza

Catanzaro Potenza
Catanzaro Potenza

 CATANZARO-POTENZA 1-1 75’ Matino, 86’ Cianci su rigore

CATANZARO (3-5-2): Branduani; Martinelli, Fazio, Scognamillo (79’ Tentardini); Rolando (63’ Bearzotti), Verna, Cinelli (46’ Risolo), Vandeputte, Porcino (63 Bombagi); Carlini (71’ Cianci), Vazquez. A disposizione: Nocchi, Rizzuto, De Santis, Welbeck, Monterisi, Ortisi, Gatti. Allenatore: Calabro.

POTENZA (3-5-2): Marcone; Matino (80’ Maestrelli), Gigli, Cargnelutti; Coccia, Zenuni (68’ Guaita), Zampa, Ricci (80’ Bruzzo) , Sepe; Salvemini (80’ Banegas), Romero (36’ Volpe). A disposizione: Greco, Petriccione, Vecchi, Sandri, Baclet, Nigro, Zagaria. Allenatore: Gallo

Arbitro: Davide Di Marco di Ciampino.

Ammonito Zampa, Scongamillo,Cargnalutti, Risolo

Terza giornata di campionato di serie C girone C e al Ceravolo sono di scena Catanzaro e Potenza con i rossoblù che inchiodano i giallorossi sul pari.

Calabro schiera la solita formazione, con Gallo allenatore del Potenza che si schiera a specchio,

Il primo tempo è assolutamente orrendo che le aquile incapaci di costruire un’azione che sia una da gol.

Tanto attaccare con passaggi orizzontali e quando arrivano i cross in area gli stessi vengono respinti dalla difesa rossoblu con gli aitanti Gigli e Carngellutti ad avere facile gioco di Vazquez quasi sempre lasciato solo in area di rigore, e anche le palle da fermo sono tutte appannaggio dei difensori avversari.

L’unica vera azione da gol la costruisce il Potenza con un colpo di testa di Carngellutti , dopo pochi minuti dall’inizio, ben parato da Branduani con un tuffo sulla propria destra.

Per il resto, il primo tempo è stato molto spezzettato con un arbitro che ha fatto fatica a frenare l’ardore agonistico specie degli ospiti che mettendo Salvemini ad uom su Cinelli hanno impedito qualsiasi giocata pericolosa degli uomini in casacca giallorossa.

Da segnalare la sostituzione negli ospiti di Romero per infortunio con Volpe.

Il secondo tempo inizia con Risolo al posto di Cinelli e le aquile sembrano più propositive in avanti e per due volte il Potenza viene salvato sa un suo difensore sulla linea di porta a portiere battuto; anche Verna avrebbe un paio di palloni invitanti ma li spreca malamente.

Il gol sembra nell’aria quando Calabro effettua il primo slot di calbi scellerati facendo entrare Bearzotti al posto di Rolando e Bombagi al posto di Porcino.

Quindi Vandeputte, in poche parole, è costretto a fare tutta la fascia sinistra e quel punto gli equilibri saltano e il Potenza comincia qualche timida sortita offensiva senza però destare preoccupazione.

Addirittura dopo pochi minuti Carlini viene sostituito con Cianci che era l’unico a dover entrare nel precedente slot a nostro parere.

Però su un disimpegno errato di Scognamillo, palla lanciata in avanti alla viva il parroco, il Potenza usufruisce di un angolo proprio dal lato di Vandeputte.

Sul primo angolo Verna salva su un colpo di testa di Matino, sul secondo lo stesso difensore riesce a portare in vantaggio il Potenza.

A quel punto Calabro sostituisce Scognamillo, assolutamente inutile in tutta la partita, per far posto a Tentardini.

Al minuto 41 Cargnelutti trattiene in area Cianci e per l’arbitro Di Marco, fino a quel momento ostile alle aquile, concede il rigore che lo stesso bomber del Catanzaro insacca per il pari.

Ci sarebbe altri dieci minuti per vincerla, ma la squadra giallorossa non ne ha più né mentalmente né fisicamente non riuscendo a creare alcun presupposto per passare avanti nel punteggio.

Finisce quindi con pareggio una partita che era da vincere e che Calabro ha consegnato completamente al Potenza regalando tutto il primo tempo e rovinando quanto di buono si stava facendo nel secondo tempo con dei cambi assurdi.

Questa squadra ancora non è una squadra; la stessa non può prescindere da un attaccante che lotta su tuti i palloni in avanti come facevano nel campionato scorso Curiale ed Evacuo a costo di fare brutta figura e soprattutto deve trovare una quadra a centrocampo dove ancora lamenta lacune di idee e di gioco con continui passaggi fra i difensori in orizzontale che a nulla portano.