US. Catanzaro: sconfitto dopo 3 mesi 0-1 con Lo Spezia

Us Catanzaro
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CATANZARO-SPEZIA: 18’ Francesco Pio Esposito
CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo (54’ Antonini), Bonini; Cassandro (87’ La Mantia), Pontisso (54’ Buso), Petriccione, Pompetti, Compagnon (80’ Seck); Iemmello, Biasci (54’ Pittarello). All. Caserta. A disp: Dini, Turicchia, Antonini, Koutsoupias, Brignola, Pagano, Ceresoli, Situm.
SPEZIA (3-5-2): Gori; Wisniewski, Hristov, Bertola (1’ st Mateju); Elia, Nagy, Esposito S., Degli Innocenti (30’ st Cassata), Reca (21’ st Aurelio); Esposito P. (89’ Colak), Falcinelli (21’ st Soleri). All. D’Angelo. A disp: Sarr, Ferrer, Di Serio, Bandinelli, Candelari, Benvenuto, Giorgeschi.
ARBITRO: Marchetti

Penultima giornata di andata di Serie B al Ceravolo, nel ricordo di Massimo Capraro. Le due squadre scendono in campo, con la consueta splendida coreografia della Curva a lui dedicata.
Caserta, rispetto alla partita vinta domenica scorsa a Palermo, sostituisce Ceresoli con Brighenti. D’Angelo, allenatore dello Spezia, rilancia al centro dell’attacco l’esperto Falcinelli, affiancato da Francesco Pio Esposito, con Degli Innocenti a giocare tra le linee per mettere in difficoltà il centrocampo giallorosso.

Il primo tempo vede la squadra di D’Angelo dominare la partita, creando numerose occasioni per segnare. Al 18’, dopo una facile parata di Gori su un colpo di testa di Biasci, i liguri passano in vantaggio in ripartenza con un bolide sotto la traversa di Francesco Pio Esposito, incredibilmente lasciato solo al limite dell’area. La sua conclusione sorprende tutti.

Lo Spezia ha costruito il suo gioco nel primo tempo pressando altissimo, facendo sì che i giallorossi, salvo in rare occasioni, perdesse palla e sbagliassero anche i passaggi più semplici. In una di queste azioni, il terzino Wisniewski ha avuto la palla del 2-0, ma il suo tiro è finito fuori.
Nel finale le aquile provano a reagire, ma la difesa dello Spezia riesce a salvare il risultato.

Le aquile non sono riuscite a sviluppare il loro gioco. Iemmello è stato neutralizzato dalla marcatura a zona, non riuscendo a ricucire il gioco, mentre la catena di sinistra, composta da Bonini, Pontisso e Compagnon, ha faticato enormemente.

Il secondo tempo inizia con lo stesso clichè del primo. Caserta decide di fare tre cambi, inserendo Buso, Pittarello e Antonini al posto di Pontisso, Biasci e Scognamillo, quest’ultimo ammonito e nervoso.
La partita cambia immediatamente. Pittarello si rende subito pericoloso e poi viene messo a terra dopo un ottimo passaggio filtrante di Bonini. Per l’arbitro è rigore, ma dopo due minuti e mezzo di consultazione con il VAR, si decide che Pittarello ha la punta del piede oltre il difensore avversario, quindi il rigore non viene concesso.

Le aquile assediano la porta avversaria: ci prova Buso, ma il suo tiro viene deviato in angolo. Ci prova Iemmello, ma i suoi tiri sono ribattuti. Ci prova Pittarello, ma Gori si supera e, nonostante l’assedio, la difesa dello Spezia non crolla.

Finisce con la sconfitta dopo tre mesi per i giallorossi, che purtroppo hanno regalato un tempo intero allo Spezia, che ha capitalizzato una ripartenza al 18’. Le aquile non sono riuscite a pareggiare.

Un capitolo a parte merita l’arbitraggio, che ha assegnato 7 minuti di recupero in un secondo tempo in cui si sono giocati appena venti minuti effettivi, tra numerose perdite di tempo, frequenti richiami al VAR e, soprattutto, nessun giocatore dello Spezia ammonito nel secondo tempo, se non Esposito al minuto 89. Un pareggio sarebbe stato probabilmente il risultato più giusto, ma stavolta è andata male.

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