Neanche il tempo di metabolizzare la sconfitta contro il Bari che, gli uomini del neo-tecnico giallorosso Grassadonia, sono chiamati a riscattarsi in casa contro il Rende. Se da un lato quest’ultima cosa mette sotto pressione la squadra, dall’altro non consente ai tifosi di rimuginare sugli errori passati e gli permette di focalizzarsi sulla prossima partita.
Inutile contestare la società giallorossa
In questi ultimi giorni, dopo l’esonero del tecnico Auteri, la tifoseria del Catanzaro si è divisa. Come di consueto quando una piazza è legata ad un allenatore per diverse circostanze, è difficile recidere il cordone ombelicale. Ciò nonostante, i programmi societari prevedevano un campionato diverso da quello disputato fino ad ora e, il tecnico di Floridia, ha pagato la carenza di risultati come qualsiasi allenatore di calcio. Di certo, però, non si può dire fallito un progetto e contestare la società, dopo sole 11 giornate di campionato, perché quest’ultima ha esonerato un allenatore. Inoltre, non si può nemmeno giudicare Grassadonia per la sconfitta di Bari, considerato che aveva guidato due allenamenti. C’è da dire che, però, forse l’unico errore del sodalizio giallorosso è stato prendere la decisione di cambiare la guida tecnica prima e non dopo Bari. La realtà, però, è questa e bisogna conviverci.
I calciatori devono comprendere il valore della maglia che indossano
La domanda che tutti gli addetti ai lavori si stanno ponendo è: dov’è finito l’attacco giallorosso, il migliore della serie C nella scorsa stagione? Gli uomini, tranne D’Ursi, sono rimasti gli stessi e ne sono arrivati anche degli altri. Quindi, la poca concretezza del reparto avanzato in questa stagione è da attribuire prevalentemente ad un blocco psicologico. E’ per questo motivo che i tifosi devono mettere da parte la rabbia e far capire ai calciatori il valore della maglia che indossano. In questo momento, fare ciò è più importante che contestare. Inoltre, bisogna ricordarsi che la stagione termina tra 27 giornate…