L’EDITORIALE – Crotone, una città affacciata sul Mar Ionio, vanta un aeroporto che, in teoria, dovrebbe rappresentare un’importante porta d’accesso alla Calabria. Ma tra tante questioni irrisolte, c’è un mistero che continua ad affliggere l’aeroporto di Crotone: il suo bar è ancora chiuso, e sembra non esserci alcuna prospettiva di riapertura. Un aeroporto senza un bar funzionante è come una macchina senza ruote; entrambi sembrano incompleti e inutili.
Le promesse politiche e le dichiarazioni rassicuranti sulla ripresa di questa struttura sembrano non aver ancora prodotto risultati tangibili. Nonostante il potenziale incremento del traffico passeggeri, grazie alle rotte come il volo Crotone-Roma, ciò che manca è una strategia adeguata per sfruttare appieno le opportunità. La società di gestione aeroportuale, la SACAL, potrebbe fare un passo avanti importante aprendo il bar e offrendo a imprenditori locali l’opportunità di gestirlo a un canone equo.
Un bar all’interno dell’aeroporto non è solo un luogo per prendere un caffè o uno snack prima del volo; è anche un’opportunità economica per la comunità locale. L’apertura di un bar consentirebbe agli imprenditori di Crotone di creare posti di lavoro, promuovere prodotti e servizi locali, e accogliere i visitatori con un tocco di ospitalità tipica del Sud Italia. Inoltre, un bar funzionante nell’aeroporto potrebbe incentivare i passeggeri a trascorrere più tempo all’interno dell’aeroporto, contribuendo così all’incremento delle entrate per la SACAL.
Alcuni potrebbero sostenere che semplici distributori automatici possano soddisfare le esigenze dei passeggeri in cerca di cibo e bevande. Ma, l’esperienza di viaggio non si limita a un mero atto di trasporto; è anche un’opportunità di esplorare e vivere la cultura locale. Un bar ben gestito all’interno dell’aeroporto di Crotone potrebbe offrire un assaggio autentico della cucina e dell’ospitalità calabresi, creando un’esperienza più memorabile per i passeggeri.
Il mistero del bar chiuso all’aeroporto di Crotone è una questione che merita una risposta. Nonostante le promesse e il potenziale aumento del traffico passeggeri, il bar rimane chiuso e non ci sono bandi per la sua gestione. È tempo che la SACAL consideri seriamente l’apertura del bar e dia l’opportunità agli imprenditori locali di contribuire al successo dell’aeroporto. Solo allora l’aeroporto di Crotone potrà davvero definirsi un punto d’accesso completo e accogliente per i viaggiatori.
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