Catanzaro e quell’ antica stazione ormai abbandonata

Catanzaro è una città immobile che aveva nel cuore del centro abitato una risorsa strutturale viva lasciata morire piano piano, con una lunga agonia. Vogliamo parlare della stazione delle Ferrovie dello Stato situata nel quartiere Sala. Affronteremo qualche riflessione insieme ad un esperto Mimmo Semina, attuale segretario provinciale Fast Confsal.

Quali sensazioni ti suscita oggi la vecchia stazione FS sita nel quartiere Sala?

«E’ un fantasma pietrificato a cui hanno strappato l’anima. Erbacce altissime ne hanno cancellato l’identità e la storia. Lo sguardo rivolto ad ovest intravede appena la rotondità del vecchio segnale di partenza ed uno sprazzo oscuro della galleria del Sansinato, porta d’accesso di intere generazioni di giovani in cerca di un futuro».

In che misura il Sindacato Fast Confsal ha contribuito, nel passato, a proporre la riqualificazione della ex stazione FS?

«Nel luglio 2012 la Segreteria Provinciale Fast Confsal di Catanzaro propose, tramite il Segretario di allora l’ing. Martino Vergata, un tavolo tecnico da istituire a cura dell’Amministrazione Comunale di Catanzaro con il Gruppo FS, Ferrovie della Calabria, la società Sistemi Urbani ed il Ministero dei Trasporti, volto alla riattivazione della tratta ferroviaria Settingiano – Catanzaro Sala (stazione che avrebbe dovuto accogliere su sede promiscua: treni FS e treni Fdc) per la realizzazione di un sistema di trasporto integrato composto da 3 hub ferroviari di accesso alla città: Catanzaro lido, Germaneto, Settingiano-Martelletto.
L’obiettivo era un rafforzamento enorme del sistema ferroviario del Pendolo in via di realizzazione. Tale progetto sarebbe stato finanziabile attraverso fondi ordinari oppure attraverso soluzioni di Project Financing aprendo finalmente la città di Catanzaro al resto della penisola, incrementandone l’accessibilità e l’attrattività.
L’entrata in vigore dei POR 2014/2020 avrebbe potuto rappresentare altresì una formidabile opportunità di finanziamento dell’opera, ma non lo è stato».

Quali possibilità concrete intravede oggi la Fast al fine di ridare dignità e credibilità a quel che resta della stazione?

«Noi riteniamo ancora possibile, mediante il PNRR, il recupero di una progettualità operativa credibile, funzionale e protesa verso una piena ed armonica modernizzazione della città e dell’hinterland.
La stazione FS di Sala è nata nel 1899 per il trasporto su rotaia dei passeggeri. Altre soluzioni, quali il solo recupero intermodale del piazzale antistante, da semplice ausilio per i viaggiatori che si recano a piedi alla stazione Fdc per fruire del Pendolo oppure l’ipotetico recupero del fabbricato per creare sedi di Associazioni di varia natura snaturerebbero di fatto la funzionalità, la tradizione, l’identità, la cultura per cui è nata: vivere sulla rotaia!».