Un festival delle dimenticanze che penalizza gli Utenti. La misura del disservizio è colma, il tutto nel totale silenzio del Comune di Catanzaro. Esprime la più dura protesta il Codacons per il fermo di un impianto fondamentale per i collegamenti nella città di Catanzaro, qual è la funicolare, tristemente chiusa al pubblico, oramai, dal lontano 5 ottobre 2018.
La cosa più sconcertante – sostiene Francesco Di Lieto – è che nonostante siano trascorsi ben tre mesi dalla chiusura, ancora nessun intervento é stato realizzato. Eppure si tratta di attività largamente previste. Infatti da vent’anni e, comunque, dal passaggio da Ferrovie della Calabria ad AMC (anno 2016), era ben noto a tutti la scadenza del 4 ottobre 2018. Tuttavia, come nelle favole, Amministrazione comunale e AMC si sono lasciate sorprendere dalla scadenza della revisione ventennale. Lasciando da parte l’ironia – prosegue il Codacons – è evidente che si sia scelto di dimenticare un impianto che, a pieno regime, garantiva un servizio a tremila Cittadini in media ogni giorno e che in caso di eventi straordinari (come la notte piccante…) arrivava a effettuare corse per circa 15mila persone al giorno. Probabilmente c’è chi preferisce che il centro muoia stritolato dalle auto e soffocato dai gas di scarico. Così, tra un’amnesia e l’altra, si è colpevolmente dimenticato di procedere per tempo all’acquisto delle batterie, si è dimenticato di effettuare le procedure per l’affidamento dei lavori … Un festival delle dimenticanze che la dice lunga sull’attenzione per questo, tanto fondamentale quanto storico, impianto. Appare evidente come l’AMC non sia riuscita a reperire le disponibilità necessarie a garantire la continuità del servizio e così da tre mesi la funicolare è ferma, senza nessun rispetto – incalza Di Lieto – per gli Utenti, per i Cittadini e per Catanzaro. La misura del disservizio è più che colma ed è vergognoso che ciò accada nel più totale silenzio dell’Amministrazione. Per questo motivo il Codacons chiede al Sindaco di prendere atto di una gestione “manageriale” palesemente fallimentare e trarne le doverose e naturali conseguenze nonchè di chiarire, immediatamente – quale segno di rispetto verso i Cittadini – quando inizieranno i lavori e quando saranno, finalmente, riprese le corse. Restiamo in attesa – conclude il Codacons – delle doverose scuse all’utenza sia per il disagio che per le promesse, dalle gambe corte, di una riapertura a gennaio che – purtroppo – non avverrà.