Riceviamo e pubblichiamo nota stampa a firma di Domenico Semina (Coordinatore Provinciale Confederale Sindacato ORSA Catanzaro
Nel recente passato abbiamo analizzato ,in più circostanze ,la debacle delle linee ferroviarie calabresi, illustrandone le motivazioni tecniche e politiche. Oggi emerge prorompente l’esigenza di una riflessione, opportuna e dolorosa, su di un incubo senza fine. Il rientro in Calabria, da Milano ,in particolare per un ferroviere, sarebbe potuto coincidere ,nel tempo ,al compimento di un sogno :
– 25 minuti di percorrenza da Catanzaro Lido a Lamezia fino all’Aeroporto ;
– 4 ore da Roma Termini a Reggio Calabria passando su una nuova linea ad AV;
– Nuova linea ad AV da Sibari a Melito P.S.
– Valorizzazione della Stazione di Catanzaro Sala
Tutto ciò andava realizzato INTERVENENDO PRIORITARIAMENTE sul forte dissesto ambientale idrogeologico per la messa in sicurezza dei territori attraversati dai binari, dal territorio di Cutro sulla linea Crotone – Catanzaro Lido al territorio di Marcellinara sulla linea Catanzaro Lido – Lamezia. Fiumare in piena d’inverno pregiudicano l’incolumità dei viaggiatori allagando le sedi ferroviarie e portando via, come successo in passato, i binari. Il rischio non riguarda solo la logistica e l’ubicazione dei PL che di recente ha determinato la morte di un capotreno e di un autista nell’incidente di Thurio. ll contesto idrogeologico a rischio esiste drammaticamente nel territorio del Pollino ,laddove si vorrebbe allungare di 58 Km ( e 40 minuti di percorrenza ) la tratta ad AV da Praia a Tarsia con 35 km. di gallerie ed in particolare “una galleria di 20 km. in un massiccio carbonatico sede di un rilevante sistema di falde acquifere”. L’obiettivo di una parte della politica consiste nel far passare da Cosenza, costi quel che costi, la nuova linea ad AV Roma-Reggio Calabria. Riflettendo sul fatto che Cosenza oggi non è isolata in quanto la percorrenza da Paola è di circa 20 minuti e che con la realizzazione del raddoppio della galleria del Santomarco i tempi saranno dimezzati, viene da pensare al disastro di una politica fallimentare.
In definitiva , si litiga su tutto e sulla realizzazione di ogni linea sia per ragioni di campanile che per interessi locali e di parte tralasciando l’interesse comune dello sviluppo ferroviario nel territorio calabrese.
Insieme all’Ing. Vincenzo Italia ed al Segretario dell’Orsa Calabria Enzo Rogolino si è avviata una mobilitazione per scardinare i presupposti di questo “mondo al contrario” che ha contaminato anche le FS , per sensibilizzare le popolazioni interessate e contribuire a delineare la prospettiva di uno sviluppo turistico e produttivo della Calabria nel contesto Nazionale.
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