CATANZARO, 17 DIC 2018 – Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, questa mattina, ha fatto la sua prima tappa in prossimità del cantiere aperto sotto il viadotto Morandi. Ad accoglierlo il sindaco di Catanzaro e presidente della Provincia, Sergio Abramo, il prefetto Francesca Ferrandino, il questore Amalia Di Ruocco, la dirigenza Anas guidata da Giuseppe Ferrara e diverse autorità militari e civili.
«La mia presenza in Calabria è per dare massima priorità ad una regione tanto importante – ha detto il ministro – Da lombardo dico che l’Italia non può crescere senza la Calabria e senza il Sud. E da dove partiamo? Partiamo dalle infrastrutture. Il Ponte Morandi è un’infrastruttura di tantissimi decenni fa. Risale agli anni 50, ed oggi è in costante manutenzione. Non deve essere limitato, o meglio, dobbiamo ottenere l’obiettivo di non limitare il traffico. Oggi le maestranze di Anas della Calabria ci dicono che, tempo un anno e mezzo, dovremmo riuscire a far tornare su questo ponte la viabilità ordinaria. Ovviamente non mi interessa solo di questo, ma di tutti i ponti importanti e strategici che oggi necessitano di manutenzione in tutta la regione».
«La strada statale 106 desta molte preoccupazioni. – ha aggiunto – Dispiace che vada avanti da così tanti anni. Sappiamo quanto il territorio ne abbia bisogno, quante le attività commerciali ne abbiano bisogno. Gli stanziamenti sono stati messi, ma è fondamentale fare tutto nella legalità e nel rispetto dell’ambiente».
Toninelli, parlando delle Trasversale delle Serre ha detto che «L’obiettivo è quello di velocizzare, perché i tempi che sono stati messi in campo non sono accettabili. I cittadini pagano tanto di tasse, tanto di contributi e purtroppo non sempre hanno un ritorno in termini di servizi. La mia presenza in Calabria è per dire che il Governo è presente. C’è la massima attenzione: investimenti in infrastrutture stradali, ferroviarie e anche portuali ci saranno. Ci sarà anche più di prima. Visiterò molti cantieri e soprattutto chiederò a tutti gli enti preposti, in particolare le società di Stato che io controllo, di fare di più rispetto a quanto hanno fatto fino ad oggi».
Interpellato sul Megalotto 3 ha aggiunto che «Cerchiamo di migliorare una situazione che ovviamente ripeto non è più accettabile. In questi sei mesi ho ricevuto diverse segnalazioni. Dobbiamo evidentemente migliorare una situazione che non è più accettabile».
Parlando dell’Area portuale di Gioia Tauro ha affermato che è una delle più importanti: «Il 40% dell’economia di questa importante regione passa da lì e sta diminuendo in termini di merce e di container. Ciò non è accettabile. Ha delle condizioni di crescita straordinarie e fino ad ora è stata gestita malissimo. Stiamo lavorando con dei tavoli a Roma e sono venuto qua anche per trasmettere la volontà romana di venire a capo di una situazione che non può che essere risolta, perché l’economia calabrese passa da questa infrastruttura e penso che esistano le condizioni per migliorarla. Domani andrò a incontrare tutti gli interlocutori necessari per rilanciarla. Penso che qualche soluzione, anche un po’ estrema, verrà messa in campo».
«Se vogliamo collegare tutta Italia fino a Reggio Calabria l’autostrada A2 è una delle priorità – ha dichiarato – per me è importante venire a vedere con i miei occhi e ascoltare quelle che sono le priorità da riportare poi al Consiglio dei Ministri».
«È stato un fine settimana molto operativo ed operoso – ha concluso il ministro delle infrastrutture – i dossier sono fondamentali: manovra del cambiamento per rilanciare un’economia a 360° e dall’altra parte accordo con l’Unione Europea. Sono cose che si intrecciano completamente. Stanotte io penso che sia andata molto bene. C’è il reddito di cittadinanza, c’è la Quota 100 che sono i punti più importanti di tutta la manovra, ma c’è tanto altro anche relativo alle infrastrutture. I fondi e i denari che abbiamo messo nella manovra sia per la lotta al dissesto idrogeologico che per le infrastrutture penso che piano piano rilancino l’economia».