Sciopero generale del 21 aprile 2023: possibili ripercussioni sui trasporti pubblici

Sciopero traporto pubblico Ph Matteo Bazzi_Agf
Sciopero traporto pubblico Ph Matteo Bazzi_Agf

Si protesta per salari e contratti

ll sindacato di Base Cub ha indetto un nuovo sciopero generale che potrebbe avere forti ripercussioni sui trasporti pubblici locali e nazionali in tutta Italia. La protesta riguarderà i lavoratori di tutti i settori pubblici e privati che aderiscono alla Confederazione Unitaria di Base. L’adesione allo sciopero non riguarda tutti i lavoratori, ma solo quelli che aderiscono al Cub.

Tra le motivazioni dello sciopero del 21 aprile 2023, il sindacato indica la richiesta di rinnovo dei contratti con arretrati, l’aumento dei salari, l’introduzione del salario minimo e la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi e dell’energia. Secondo il Cub, il governo sta spendendo miliardi per alimentare una guerra distruttiva in Ucraina, sottraendo risorse dai salari, tagliando la sanità pubblica e impoverendo lavoratori, pensionati e classi sociali più deboli.

Il settore della scuola e della sanità sarà coinvolto nella protesta, escluso il personale dei servizi educativi dipendente del comune di Torino. Saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore sanitario, con priorità data alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili.

Il trasporto aereo potrebbe essere interessato, con possibili conseguenze sul volo. Tuttavia, sono garantiti tutti i voli i cui servizi pubblici essenziali sono previsti per legge, in aggiunta ai voli di Stato, militari, emergenza, sanitari, umanitari e di soccorso.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, ovvero bus, metro e tram, potrebbero esserci ripercussioni durante l’intera giornata di venerdì. Le fasce di garanzia sono tra l’inizio del servizio e le 08:30 e tra le 17:00 e le 20:00. Al momento, non è previsto lo sciopero del trasporto pubblico locale nelle città di Roma, Milano e Napoli. Tuttavia, la città di Reggio Emilia sarà quella probabilmente più colpita dallo sciopero, dato che va a sommarsi a quello di 24 ore della SETA indetto dai sindacati filt-cgil, fit-cisl, uilt-uil, ugl-fna, faisal-cisal.

L’adesione allo sciopero generale indetto dal sindacato di Base Cub il 21 aprile 2023 potrebbe causare notevoli disagi nei trasporti pubblici locali e nazionali in tutta Italia, interessando anche i settori della scuola e della sanità. I lavoratori che aderiscono alla Confederazione Unitaria di Base protestano per richiedere un rinnovo dei contratti con arretrati, l’aumento dei salari, l’introduzione del salario minimo e la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi e dell’energia.