Sciopero nazionale trasporti 2024: autoferrotranvieri in protesta per migliorie salariali, sicurezza sul lavoro e difesa dei diritti sindacali
Il 2024 si apre con il primo sciopero nei trasporti, un fermo che coinvolgerà l’intera nazione per 24 ore, programmato per il prossimo mercoledì. L’iniziativa è stata proclamata dai sindacati di base, tra cui Cobas Lavoro Privato, Cub Trasporti, Usb, Adl, Sgb, Associazioni lavoratori Cobas e Orsa, e vedrà coinvolte varie categorie di lavoratori, in particolare gli autoferrotranvieri.
Il grido di battaglia durante le proteste sarà incentrato su tre temi cruciali: salario, sicurezza e diritti. I sindacati intendono mettere in luce le difficoltà e le insoddisfazioni dei lavoratori del settore dei trasporti, sottolineando la necessità di miglioramenti sostanziali in termini di retribuzione, condizioni di lavoro e diritti sindacali.
Durante lo sciopero, i mezzi pubblici, tra cui bus, tram e metro, subiranno un blocco totale. Al fine di limitare i disagi per la popolazione, è stato stabilito che il servizio sarà garantito nelle fasce orarie stabilite dalla legge. In particolare, i cittadini potranno usufruire dei trasporti pubblici dalla prima ora del servizio diurno alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00.
Le città più colpite saranno Milano e Roma. Nel capoluogo lombardo, l’Atm ha annunciato la possibilità di disagi nel trasporto locale tra le 8:45 e le 15, nonché dopo le 18. Per le Ferrovie Nord, le fasce di garanzia saranno dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. A Roma, l’Atac assicurerà il servizio fino alle 8:30 e successivamente tra le 17 e le 20.
L’agitazione sindacale, dunque, si prefigge l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulle condizioni dei lavoratori del settore, evidenziando le criticità che richiedono soluzioni immediate e concrete. Resta da vedere come le istituzioni risponderanno alle rivendicazioni sindacali e se saranno intraprese azioni per risolvere le questioni sollevate durante questa giornata di mobilitazione nazionale nei trasporti.
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