Scoperta una falda acquifera sul tracciato dell’AV Salerno-Reggio Calabria

treni, alta velocità
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La scoperta di una falda acquifera lungo il tracciato della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria sta sollevando preoccupazioni tra gli esperti

Il progetto per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità tra Salerno e Reggio Calabria, uno degli investimenti infrastrutturali più ambiziosi del sud Italia, rischia di subire un rallentamento o addirittura una revisione radicale. A mettere in allarme le autorità competenti è la scoperta di una falda acquifera lungo il tracciato previsto per la rete ferroviaria. Un ostacolo idrogeologico che potrebbe compromettere la realizzazione dell’opera, sollevando preoccupazioni non solo riguardo i tempi e i costi, ma anche la sicurezza e l’efficacia dell’intervento.

Il comitato tecnico-scientifico «Pro-Tav» di Cosenza, che monitora lo sviluppo del progetto, ha già espresso i propri timori. Secondo i membri del comitato, l’impatto della falda potrebbe forzare modifiche significative al tracciato, con conseguenti difficoltà nella gestione dei fondi già stanziati e il rischio che i finanziamenti necessari vengano ridimensionati o addirittura revocati.

Attualmente, i lavori stanno procedendo solo per una porzione limitata del tracciato. È infatti attivo il primo sub lotto del Lotto 1, che interessa circa 30 chilometri da Battipaglia a Romagnano, in Campania. Ma per gli altri sub-lotti e per le fasi successive, come la realizzazione dei lotti che arriveranno fino a Reggio Calabria, la situazione è ben lontana dall’essere definita. Le gare per la costruzione dei sub-lotti successivi non sono state ancora bandite, e gli studi di fattibilità per i tratti rimanenti non sono nemmeno stati completati.

La posizione di Ferrovie dello Stato

Dalla parte di Ferrovie dello Stato (Fs) c’è una risposta fermamente ottimistica. Il gruppo ha dichiarato che i lavori procedono secondo il cronoprogramma stabilito, supportato da finanziamenti già stanziati per oltre 12 miliardi di euro. “L’opera è in linea con le risorse economiche previste”, afferma Fs, sottolineando che il Lotto 1, tra Battipaglia e Romagnano, è previsto terminare entro il 2026. Inoltre, i successivi sub-lotti e tratti, come il Romagnano-Buonabitacolo, sono già quasi completamente finanziati e in fase di approvazione.

Ferrovie dello Stato conferma anche l’avanzamento delle progettazioni per i tratti successivi, con particolare attenzione al raddoppio della Galleria Santomarco, per il quale è stata avviata la gara d’appalto. “Il tracciato Praja-Tarsia, sebbene inizialmente previsto, non è realizzabile a causa di problemi idrogeologici, ma stiamo considerando soluzioni alternative che ottimizzino la tratta”, aggiungono da Fs, chiarendo che ogni modifica verrà affrontata nell’ambito della normale fase progettuale.

Le preoccupazioni del comitato Pro-Tav

Nonostante le rassicurazioni da parte di Ferrovie dello Stato, il comitato Pro-Tav non condivide lo stesso ottimismo. Le preoccupazioni del gruppo riguardano soprattutto i possibili effetti a lungo termine sulla realizzazione dell’opera. La scoperta della falda acquifera, infatti, potrebbe non solo modificare il tracciato previsto, ma comportare anche un aumento dei costi e una possibile perdita di finanziamenti per il progetto. Il comitato chiede che vengano effettuate valutazioni approfondite sugli impatti ambientali e idrogeologici, affinché l’opera non si trasformi in un rischio per la sicurezza e l’efficienza a lungo termine della rete ferroviaria.

Il futuro del progetto

Il destino della linea ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria è dunque incerto. Mentre da un lato le autorità competenti assicurano che il progetto procederà senza intoppi, dall’altro le difficoltà idrogeologiche rischiano di rallentare o modificare il piano originario. L’analisi approfondita dell’impatto della falda acquifera sarà importante per determinare la fattibilità dei prossimi passi e la salvaguardia delle risorse economiche già stanziate.