Ricerca Anas 2024: metà degli italiani non percepisce pericoloso superare i limiti di velocità, mentre alcol e distrazioni al volante continuano a essere sottovalutati
La sicurezza stradale in Italia resta un tema importante, ma i dati della quarta edizione della Ricerca Anas sugli Stili di Guida evidenziano preoccupanti lacune nella percezione dei rischi da parte degli automobilisti. Per il 51% degli italiani superare i limiti di velocità non è pericoloso, e solo il 34,7% riconosce l’importanza di rispettarli. Inoltre, il 16,4% ritiene che un guidatore esperto possa ignorare i limiti senza conseguenze.
L’indagine, presentata oggi durante la conferenza internazionale “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”, è stata realizzata da Anas, società del Gruppo FS, in collaborazione con CSA Research. Sono stati coinvolti 4mila intervistati e analizzati oltre 3.500 comportamenti di guida su sei diverse tipologie di strade. L’evento, che coincide con la Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada, ha visto la partecipazione di esponenti di spicco tra cui il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale Jean Todt e l’AD di Anas Aldo Isi.
Nonostante il 72,5% degli intervistati riconosca la pericolosità di alcol e droghe alla guida, un preoccupante 8,4% li considera irrilevanti. Inoltre, l’11,4% ritiene accettabile svolgere altre attività mentre si è al volante, e solo il 55,4% collega gli incidenti stradali a comportamenti errati.
Sulle strade italiane, il superamento dei limiti di velocità è un fenomeno diffuso: i dati cinematici indicano che il 10% dei veicoli li supera regolarmente, mentre il 34,6% degli automobilisti a Bari infrange i limiti, rendendola la città più indisciplinata. In confronto, Roma risulta più virtuosa con un tasso di infrazioni inferiore all’1% sul Grande Raccordo Anulare.
Alcuni dati mostrano segnali di miglioramento. L’uso del cellulare alla guida è sceso al 7,4%, rispetto al 9,6% del 2023, ma resta più diffuso tra gli under 40 (9,9%) rispetto agli over 60 (5,6%). Anche l’utilizzo delle frecce è in crescita: il 54,3% degli automobilisti le utilizza correttamente, contro il 49,1% del 2023. Sul fronte delle cinture di sicurezza, i numeri sono incoraggianti per i sedili anteriori (93,3% degli utenti), ma ancora bassi per quelli posteriori (44%).
“I dati evidenziano l’urgenza di maggiori investimenti in educazione stradale e consapevolezza dei rischi,” ha dichiarato l’AD di Anas Aldo Isi. “Parallelamente, stiamo rafforzando la sicurezza infrastrutturale, con 780 milioni di euro investiti nel primo semestre del 2024 per manutenzioni programmate, opere d’arte, barriere e innovazione tecnologica.”
Gli italiani continuano a giudicarsi ottimi guidatori, assegnandosi un voto medio di 7,9, leggermente inferiore al 9 registrato nel 2023, il 64,7% si definisce esperto, in apparente contraddizione con i dati rilevati.
L’indagine Anas si è basata su tre pilastri: rilevazioni cinematiche, interviste e osservazioni dirette lungo importanti tratte stradali, tra cui il Grande Raccordo Anulare di Roma, l’Adriatica tra Lecce e Bari, e l’Aurelia tra Roma e Grosseto. Questi dati forniscono una base scientifica per orientare politiche e investimenti futuri. Le campagne di sensibilizzazione, unite a innovazioni tecnologiche e normative più incisive, rappresentano la chiave per un cambiamento duraturo.