L’indagine di Federconsumatori rivela che i costi dei trasporti verso la Calabria hanno subito aumenti significativi nell’estate 2024, con rincari marcati per treni, aerei e bus
L’estate 2024 si sta dimostrando particolarmente difficile per gli italiani che desiderano raggiungere la Calabria. Secondo un’indagine condotta da Federconsumatori, i costi dei mezzi di trasporto verso e dalla regione stanno subendo rincari significativi, con aumenti che diventano particolarmente marcati con l’avvicinarsi del mese di agosto.
L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori (ONF) ha analizzato i costi dei viaggi in treno, aereo e bus, evidenziando una tendenza al rialzo dei prezzi. Per quanto riguarda i treni, la situazione è particolarmente grave. Trenitalia, infatti, offre prezzi medi e massimi superiori rispetto a Italo nel 78,57% dei casi esaminati, con un incremento che arriva fino al 34,74% (es. Napoli-Lamezia Terme). Solo nel 14,29% delle offerte Trenitalia propone tariffe più basse, con riduzioni che possono raggiungere il 19,70% (es. Bologna-Vibo Pizzo). Le differenze sono evidenti anche nei valori massimi: ad esempio, il biglietto Milano-Paola può costare fino a 198 euro con Trenitalia contro i 122,90 euro di Italo.
Nel settore aereo, le differenze di prezzo tra Ita Airways e Ryanair sono marcate. Le tariffe di Ita Airways risultano fino al 36,11% più elevate rispetto a Ryanair, con un divario che può arrivare a 104,24 euro per un volo Milano-Lamezia Terme. Nonostante le offerte di treni possano talvolta avvicinarsi ai costi aerei, come nel caso di Torino-Lamezia Terme (215 euro in treno vs. 217,26 euro in aereo), l’analisi conferma che, in generale, i voli sono ancora più costosi rispetto ai mezzi su ferro.
Per quanto riguarda i bus, la situazione è altrettanto preoccupante. Le offerte di Flixibus possono arrivare a essere fino al 78,35% più costose rispetto a quelle di Itabus. I tempi di viaggio dei bus sono generalmente più lunghi rispetto agli altri mezzi di trasporto, specialmente se prevedono cambi. Le differenze di costo sono sostanziali: ad esempio, il prezzo medio da Milano a Lamezia Terme centrale può variare fino al 368,92% a seconda dell’operatore.
Mimma Iannello, Presidente di Federconsumatori Calabria, esprime il proprio disappunto per la situazione attuale, sottolineando l’inadeguatezza delle risposte delle aziende e delle istituzioni. “È inaccettabile che, mentre le infrastrutture future vengono progettate, oggi restiamo isolati a causa di ritardi e disagi nei servizi esistenti. I dati che abbiamo raccolto dimostrano che una maggiore concorrenza tra i vettori può portare benefici ai consumatori, ma le attuali differenze di prezzo rimangono eccessive.”
I dati emersi dallo studio indicano che viaggiare in auto continua a essere il mezzo più economico, sebbene l’aumento dei pedaggi autostradali e dei costi del carburante aggiungano una spesa non trascurabile. Per le famiglie, i costi totali di viaggio sono elevati, e i prezzi spesso non sono competitivi rispetto ad altre destinazioni internazionali.
L’analisi mette in luce una situazione di mercato non equilibrata, dove le differenze di prezzo tra i vari mezzi di trasporto rimangono marcate. La sfida per i viaggiatori è quella di pianificare con largo anticipo e confrontare le offerte per ottenere il miglior rapporto qualità-prezzo possibile.
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