Tagli aeroportuali nel mezzogiorno: le compagnie low-cost limitano drasticamente i voli, con la Calabria tra le regioni più colpite
In un’imminente decisione dalle conseguenze rilevanti, le principali compagnie aeree low-cost, tra cui Ryanair, EasyJet, Wizz Air e Vueling, hanno annunciato una significativa riduzione complessiva di 2 milioni di posti sui voli. Questa scelta strategica, motivata principalmente da ragioni economiche, avrà un impatto considerevole su alcune regioni italiane, con particolare penalizzazione per la Calabria, la Sicilia, la Sardegna e la Puglia.
Il piano di riprogrammazione dei viaggi mira a favorire le mete europee più richieste, ma risulterà svantaggioso soprattutto per le regioni del Mezzogiorno, già alle prese con il fenomeno del caro prezzi durante i periodi di picco di domanda. Questo scenario rappresenta una sfida significativa per il territorio, poiché le tariffe elevatissime nei periodi festivi e vacanzieri mettono a dura prova fuori sede, studenti e viaggiatori che necessitano di fare ritorno al Sud.
L’effetto combinato della riduzione dei posti sui voli low-cost e delle tariffe in aumento nei periodi di maggiore richiesta potrebbe intensificare le difficoltà per coloro che dipendono da soluzioni economiche per viaggiare. Il Sud Italia, già alle prese con le sfide economiche, rischia di vedersi ulteriormente limitato nell’accesso a opzioni di trasporto convenienti e accessibili.
In questo contesto, diventa fondamentale adottare strategie e politiche mirate per mitigare l’impatto negativo su queste regioni. Le autorità locali, insieme alle compagnie aeree, potrebbero esplorare soluzioni collaborative volte a garantire una connettività aerea sostenibile per il Sud, bilanciando le esigenze economiche delle compagnie con quelle delle comunità locali. La salvaguardia dell’accessibilità aerea è cruciale per favorire lo sviluppo economico e sociale di queste regioni, assicurando al contempo opportunità di viaggio accessibili per i residenti e i visitatori.
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