Fondamentale il ruolo svolto dai genitori di una ragazzina nel consentire alla Polizia di Stato di avviare le indagini e svelare chi dietro una falsa identità si celava su facebook per malevoli scopi.
Un nome importante: “Marco Vanbasten”, famoso calciatore di pregio degli anni ’80-’90, che durante la sua carriera di gol ne ha segnati un’infinità.
Evidentemente, la scelta di questo nome aveva ispirato il male intenzionato che, aveva lo scopo di mettere a segno molti colpi, non per vincere le partite, ma a danno di molte innocenti ragazzine, tante quanto erano le “sue amicizie”, oltre cento, che si era conquistato con l’ inganno.
Una richiesta di amicizia, poi vaghe e velate allusioni di tipo sessuale su facebook e, quindi, messanger, per inviare e proporre lo scambio, alle ignare vittime, di foto “senza veli” e di video osceni.
Ma alcuni accorti genitori, sostituendosi alle proprie figlie, hanno svelato le vere intenzioni di “Marco Vanbasten” e, senza indugiare si sono rivolti al Commissariato di PS di Catanzaro Lido denunciando il tutto.
Sono state subito avviate articolate e approfondite indagini, disamina di file informatici, incrocio di dati, messaggi, profili sul web, foto e video su facebook e messanger.
Gli accertamenti e le verifiche sui social, il profilo usato, e l’utenza telefonica, non hanno lasciato dubbi e, poco dopo la mezzanotte dello scorso venerdì, l’uomo che si celava dietro una falsa identità su facebook, è stato compiutamente identificato, rintracciato e condotto negli Uffici di Polizia, e denunciato all’A.G. per il reato di Adescamento di Minorenni
Lo smartphone e il pc portatile utilizzati dall’autore del reato per creare il falso profilo sul web e “chattare” sono stai posti sotto sequestro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria