Circa trecentomila pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, si sono riuniti a Jasna Gora per una giornata incredibilmente emozionante in uno dei luoghi simbolo del cristianesimo: la Polonia.
Alla Solenne Liturgia Eucaristica Giubilare presieduta dall’ Arcivescovo Monsignor Salvatore Pennacchio, Nunzio Apostolico in Polonia, e concelebrata da tutto l’Episcopato polacco, per il trecentesimo anniversario della prima incoronazione della Madonna di Czestochowa, hanno partecipato le massime cariche dello Stato, tra cui il Presidente della Repubblica Andrzej Duda ed il Premier Beata Szydlo.
Alla Cerimonia era presente anche il maestro orafo Michele Affidato al quale dopo aver realizzato i diademi per la Vergine Polacca, posti sulla sacra Effige lo scorso 27 luglio, è stato commissionato un altro prestigioso incarico: la realizzazione del Calice Giubilare. Un’opera che l’orafo ha creato in oro e argento, raffigurando a rilievo nella parte bassa il logo ufficiale del Giubileo ed impreziosita con pietre di topazi azzurri.
L’opera, consegnata personalmente da Affidato durante la processione offertoriale nelle mani del Nunzio Apostolico Monsignor Pennacchio, è stata utilizzata esclusivamente per la celebrazione. La stessa sarà custodita nel museo del Santuario in ricordo della festa giubilare e a testimonianza di questo storico evento destinato a rimanere nella memoria dei fedeli polacchi per poi essere ammirato dai tanti pellegrini che si recano a Jasna Gora. L’incarico di realizzazione del calice si aggiunge al delicatissimo compito portato a termine da Affidato che ha già “firmato” i nuovi diademi per l’effige della Madonna Nera, tanto cara a Giovanni Paolo II. I diademi, benedetti lo scorso 17 maggio da Papa Francesco, sono stati creati a distanza di 300 anni esatti dalla prima incoronazione di quelli originari, donati da Papa Clemente XI e trafugati nel 1917. Tra i pellegrini presenti alla cerimonia vi era anche una rappresentanza di fedeli calabresi accompagnati dal Presidente del Capitolo Cattedrale della Basilica di Crotone, Monsignor Pancrazio Limina. La celebrazione è stata seguita da numerose tv provenienti da tutto il mondo ed in diretta televisiva dalla tv di Stato polacca.
Dell’evento e delle opere del maestro Affidato hanno parlato tante testate giornalistiche nazionali ed internazionali, tra le quali l’Osservatore Romano. Affidato in Polonia è diventato un volto familiare, tanti sono stati i gesti di riconoscenza e di affetto arrivati direttamente dai massimi rappresentanti non solo della Chiesa ma anche della società civile polacca. Questo lungo ed appassionante viaggio, che ha mosso i primi passi nel 2014, è culminato con l’atto di gemellaggio tra i Santuari di Capocolonna e Czestochowa che hanno in comune come celesti patrone due “Madonne Nere”, effigi straordinariamente belle e affascinanti. Gemellaggio fortemente auspicato da Michele Affidato che ha vissuto questo incarico non solo sotto un profilo artistico ma anche spirituale. “Ancora vivo questo mio lungo cammino, appena terminato – commenta Affidato – non solo come un sogno ma soprattutto come un dono. Tutto si è presentato in maniera inaspettata, anche se alla fine tutto ha trovato un senso. Non nascondo di aver vissuto questo mio incarico con ansia e trepidazione ma nello stesso tempo guidato dalla fede; con il passare dei giorni ed il crescere del lavoro visivamente immaginavo la Madonna adornata con i nuovi diademi. Questa sensazione mi regalava crescenti emozioni e la consapevolezza di dover rispondere all’incarico più importante della mia vita artistica.
La Polonia è un paese straordinario – commenta Michele Affidato – ricco di fascino e con una grande fede. Non è stato un semplice lavoro ma il coronamento di un sogno visto che, sia dal punto di vista professionale che spirituale, è difficile immaginare qualcosa di ancor più grande. Dentro di me porterò per sempre le parole e gli abbracci sinceri di Sua Eccellenza Monsignor Depo Waclaw, Arcivescovo Metropolita di Czestochowa, l’amicizia, l’affetto ed il senso di fiducia verso la mia persona che mi hanno dimostrato il Padre Generale dell’Ordine dei Paolini Padre Arnold Chrapkowski, il Priore del Monastero di Jasna Góra Padre Marian Waligóra, il custode dei beni del Santuario Padre Stanislaw Rudzinski e Padre Michal Legan dell’Università Pontificia Giovanni Paolo II di Cracovia. Persone con cui, in questi anni, abbiamo condiviso un percorso di fede e arte, che ci ha visti tutti partecipi nella realizzazione di un evento che rimarrà impresso nel cuore di ognuno di noi e che resterà scritto nel libro d’oro della storia del Santuario di Jasna Gora”.