Domenica 12 Novembre, nel Castello di Santa Severina, è stato presentato il primo numero monografico della Rivista Quaderni Siberenensi, diretta da don Serafino Parisi. Lo “speciale” è interamente dedicato al Battistero Bizantino di Santa Severina, un monumento unico in tutto il bacino del mediterraneo, che configura altresì l’edificio religioso più antico della Calabria, tra quelli ancora in uso, con frequentazioni di culto ininterrotte, ultra millenarie.
La pubblicazione, curata da Pasquale Lopetrone, offre al lettore notizie di “prima mano”, elaborate con lo stile di una confidente narrazione ben argomentata, circa i lavori di restauro e gli studi eseguiti da lui tra il 1994 e il 2009. Se ne consiglia la lettura a tutti e lo studio agli cultori e agli appassionati di storia e architettura medievale ecclesiastica.
Il lavoro si presenta imponente e minuzioso e, al tempo stesso, tradisce la passione e il merito del curatore per aver esplorato percorsi nuovi per la disamina di problemi antichi.
L’autore della pubblicazione, edita da Pubblisfera, racconta il metodo investigativo dell’attività svolta come una sorta di “dissezione”, finalizzata a portare alla luce tutti gli strati edilizi sedimentati sul monumento, per raccogliere con sistematicità, tramite una specie di “analisi paleopatologica” dettagliata delle varie compagini del monumento, tutti i dati giacenti sul Battistero, affinché si disvelasse quanto accaduto su esso nel corso della sua storia ultra millenaria, attraverso lo studio sistematico di tutte le componenti materiche e architettoniche costitutive, giunte fino a noi. All’investigazione è seguita poi la comparazione dei dati materici raccolti, analizzati nei laboratori dell’UniCal, alle fonti storiche e documentarie, facendo cogliere quanto molte metodiche del passato siano cambiate risultando ora procedure non più del tutto sufficienti. Tutto ciò si coglie nella scoperta di una forma originaria diversa rispetto a quella tramandata e in una datazione ancora più antica del monumento.
È proprio per le molte novità incluse in questa pubblicazione, corredata di un importante apparato iconografico, che proponiamo la lettura del primo “Speciale”, della Rivista Quaderni Siberenensi, poiché l’opera costituisce una fonte nuova, un punto di passaggio obbligato negli anni a venire per la comprensione e lo studio del cosiddetto Battistero severinate.