Mentre la Regione Calabria attua investimenti ingenti per il servizio idrico integrato e per l’ingegnerizzazione delle reti idriche urbane pari a 95 milioni di euro, dopo aver emanato una legge di riorganizzazione del sistema (la 18 del 2017), lo scorso 28 giugno l’Autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente, organismo amministrativo indipendente con competenza anche nella regolazione tariffaria nelle filiere elettriche, del gas naturale e dell’acqua potabile, ha multato il Comune di Catanzaro con una sanzione pecuniaria di 88.200 euro (a carico del bilancio comunale) per violazioni della regolazione tariffaria del servizio idrico integrato, del quale lo stesso Comune è gestore.
Il Comune di Catanzaro ha attuato, si legge nella deliberazione 353/2018 dell’Authority, una “perdurante lesione dei diritti degli utenti finali ad una esatta conoscenza e ad una corretta applicazione dei corrispettivi dovuti per l’erogazione” che risulta “ancora attuale”.
Insomma, scarsa informazione ai cittadini catanzaresi e bollette dell’acqua gonfiate del 10%, stante a quanto si legge da un’altra deliberazione richiamata dal provvedimento, la 523/2014, che determinava d’ufficio le tariffe del servizio idrico per il periodo 2012-2015.
Il Comune di Catanzaro, invece, ha continuato ad applicare le “sue” tariffe, spalleggiato nel 2012 da un tavolo tecnico ad hoc presieduto da Gianpaolo Mungo, divenuto poi l’assessore all’ambiente del “passo di lato”, mai realmente chiarito.
Il Comune, quindi, deve restituire, entro 90 giorni, la differenza tra le tariffa applicata ai cittadini a decorrere da gennaio 2012, data di inizio del periodo regolatorio di riferimento, e la tariffa d’ufficio determinata dall’Authority per l’energia perchè reo di aver applicato “maggiori importi indebitamente fatturati a titolo di tariffa”.
In precedenza, due mesi fa, il Giudice di Pace di Catanzaro ha provveduto a condannare il Comune su ricorso di un consumatore e del Codacons a causa della sovrastima dei consumi dell’acqua a danno degli utenti, con conseguente bolletta (ulteriormente) maggiorata.
Chiarita la questione giuridica, rimane il lato politico riguardante un Sindaco che è stato Presidente della Sorical e, quindi, dovrebbe avere un leggero expertise sul tema dell’acqua che nel Comune da lui amministrato quando non è contaminata, come rilevato recentemente dall’Arpacal in alcune zone del quartiere Lido, è assente e, quando c’è, è indebitamente più costosa.
Alessia Bausone – Pd Catanzaro