L’EDITORIALE
Rieccomi qua, ci sono anche per quest’anno, un po’ rincoglionito, ma eccoci qua, a parlare di com’è andato il capodanno.
Io ieri sera ho fatto cenone capodanno bis. Sono ancora in coma. Voi, invece, quanto cibo siete riusciti ad ingurgitare in questi giorni? E com’ è andata la vostra serata del 31 e il vostro primo dell’anno?
Mi auguro che abbiate trascorso un bel capodanno e che non abbiate lasciato gli animali da soli, che abbiate ascoltato il discorso di fine anno del nostro presidente Mattarella e che abbiate fatto tutti i riti propiziatori che vi avevo raccomandato.
Stamane, come al solito, mi sono alzato di buon’ora per andare in radio a condurre il mio consueto programma sulla Radio Catanzaro Centro e ho provato una strana sensazione a vedere la mia città vuota e silenziosa. Nessun segnale di vita. Ho scoperto i pregi di una città vuota: silenzio, pace e neanche una macchina che passava per le strade. Peccato che questa tranquillità durerà poche ore, perché tra pochi giorni qui, probabilmente, sarà peggio di prima. Io, intanto, mi sono goduto il momento.
Ad ogni modo, dove eravamo rimasti? Ah, ora ricordo, vi ho lasciato la sera del 31, raccomandandovi di fare attenzione ai botti e a prestare prudenza sulle strade. Devo dire che su questo punto sono stato ascoltato poco, visto che il bilancio non è stato positivo.
Tragico è stato, il resoconto per quanto riguarda i botti. Tanto per citare un dato, solo nel napoletano ci sono stati 46 feriti, di cui 2 sono bambini e versano in gravi condizioni in ospedale. È invece di cinque feriti il bilancio dei botti di Capodanno in Calabria, di cui uno solo più grave, il quale ha perso l’occhio destro.
Io niente botti, invece. Le festività le ho trascorse a casa. Il 31 sono uscito dopo il cenone e mi sono recato sul corso della mia città dove, nonostante il freddo, si sono riversati nel centro storico molti catanzaresi a salutare il nuovo anno in piazza ed assistere al live di Eman.
Poi quest’anno ci siamo ritrovati con 3 milioni di amici a 4 zampe in sovrappeso. Non siamo solo noi umani a dover smaltire i pranzi delle feste natalizie. A farne le spese, purtroppo, sono anche gatti e cani finiti “maltrattati” grazie ai bagordi alimentari a cui sono stati sottoposti in questi ultimi giorni per volere dei propri padroni. Poi ci lamentiamo se il gatto sta male solo perché ha bevuto un goccino di vino o il cane si è sentito male, perché ha mangiato del panettone imbevuto nello spumante. Fare queste cose come se fosse naturale lascia l’amaro in bocca.
Come me la gente comune, quelli che io chiamo “i nuovi poveri”, quest’anno hanno trascorso un capodanno all’insegna dell’austerity, a casa, al contrario del solito, in mutande ma sobrio. Un capodanno di tutto rispetto. Insomma, tutti seduti a tavola a mangiare e brindare.
A proposito, anche quest’anno nella festa di fine anno abbiamo consumato più spumante e meno champagne. Cosa che dovremmo fare tutto l’anno. Forza Made in Italy!
Tuttavia non è andata bene ad un mio amico che straubriaco si è fatta una sua amica che non le piace e adesso son dolori, perché gli starà addosso e non lo mollerà più!
D’altro canto a me è andata peggio di questo mio amico. La notte di S. Silvestro sono stato a cena con amici e ho ritrovato con piacere una cara amica che non vedevo da tempo. Abbiamo stappato assieme lo spumante e… che iella! L’ho presa in pieno proprio in un occhio! Ora è lei che non vede me.
E nonostante l’anno non sia iniziato nel migliore dei modi, buon anno da parte mia e dalla redazione di CalabriaMagnifica.it.