L’EDITORIALE
Lo sport può avere un potere unificante e trasformativo sulla vita delle persone, e questo è stato dimostrato ancora una volta ieri nell’istituto penitenziario “Ugo Caridi” di Catanzaro. L’incontro di calcio tra l’ADS Saint Michel della Piana di Gioia Tauro e una rappresentativa di detenuti è stata un’iniziativa che ha portato unità e solidarietà tra i partecipanti, dimostrando che lo sport può essere uno strumento potente per la riabilitazione.
L’idea di organizzare la partita è stata proposta dal commediografo catanzarese Mario Sei, che ha visto nell’iniziativa un’opportunità per promuovere il dialogo e la comprensione tra la società e il sistema penitenziario. La direttrice dell’Istituto penitenziario, Dott.ssa Angela Paravati, ha subito accolto l’idea e ha collaborato per rendere possibile la partita.
La squadra ospite, l’ADS Saint Michel, è stata fondata e presieduta da don Gaudioso Mercuri, vice parroco della diocesi di Oppido Mamertina – Palmi. Don Gaudioso Mercuri è stato scelto tra circa mille sacerdoti appartenenti al Rinnovamento nello Spirito Santo per fare la sua testimonianza davanti a Papa Francesco presso lo Stadio Olimpico di Roma. La sua partecipazione alla partita è stata un’ulteriore dimostrazione dell’importanza di portare speranza e unione tra le persone, indipendentemente dalla loro situazione.
La partita si è svolta con grande rispetto e spirito di fair play da parte delle due squadre, dimostrando che lo sport può unire anche in situazioni difficili. Nonostante il risultato finale sia stato un 3-2 per gli ospiti, il vero obiettivo della giornata non era il punteggio, ma il messaggio che la partita ha trasmesso. La Dott.ssa Paravati, in un’intervista a Calabria Magnifica, ha sottolineato che “al di là del risultato, ci dice di più: scopo della vita è ‘farcela’, vivendo, difendendo e cercando sempre la ‘speranza’ che c’è in noi!”.
Questa partita è stata un esempio di come lo sport possa superare le barriere sociali e creare connessioni significative tra le persone. Speriamo che iniziative come questa possano essere replicate in altre istituzioni penitenziarie e che lo sport possa continuare ad essere uno strumento di riabilitazione e unione.
Lo sport come strumento di riabilitazione e solidarietà nelle carceri
Le iniziative sportive nelle carceri sono di fondamentale importanza per la riabilitazione dei detenuti e per la loro integrazione nella società. Lo sport può infatti avere un forte impatto sulla salute fisica e mentale delle persone, oltre a fornire un’opportunità per costruire relazioni positive e migliorare la propria autostima.
Iniziative come l’incontro di calcio tra l’ADS Saint Michel e la rappresentativa di detenuti nell’istituto penitenziario “Ugo Caridi” di Catanzaro dimostrano come lo sport possa creare un senso di comunità e di solidarietà tra le persone, anche in situazioni difficili come quella della detenzione.
Inoltre, questi eventi offrono anche un’opportunità per il personale penitenziario di interagire con i detenuti in un contesto diverso, contribuendo a creare un clima di maggiore comprensione e rispetto reciproco.
La partecipazione di un sacerdote come don Gaudioso Mercuri alla partita dimostra inoltre come lo sport possa unire anche persone con background diversi, creando un ponte tra la società e il sistema penitenziario.
In conclusione, le iniziative sportive nelle carceri non solo contribuiscono alla riabilitazione dei detenuti, ma anche alla costruzione di un senso di comunità e solidarietà tra le persone, oltre a fornire un’opportunità per il personale penitenziario di interagire in modo positivo con i detenuti. Speriamo che questi eventi continuino ad essere promossi e sostenuti in tutto il mondo.
Asd Saint Michel, una nuova realtà nel calcio dilettantistico calabrese
Nel panorama calcistico dilettantistico si è affacciata quest’anno la realtà dell’ASD Saint Michel. La squadra di calcio a 11 che sta rivoluzionando il modo di interpretare il calcio nella piana di Gioia Tauro (RC).
E lo fa perché ha come obiettivo quello di recuperare dei valori che nel gioco, purtroppo, sono andati via via svanendo.
Accanto, o meglio, prima di tali valori, si aggiunge l’opera di evangelizzazione che è la motivazione di fondo della società calcistica in questione.
Questa realtà nasce da un’ispirazione arrivata in un momento particolare: l’incontro di don Gaudioso Mercuri (Presidente della squadra) con papa Francesco.
Il giovane parroco, infatti, essendo in tale occasione il portavoce dei sacerdoti del Rinnovamento nello Spirito Santo (la bellissima realtà guidata da Salvatore Martinez), ha avuto la possibilità di indirizzarsi direttamente al Pontefice, in diretta mondiale, e dinanzi a 60 mila persone presenti.
Quest’ultimo ha parlato ai fedeli di “un Gesù come un allenatore di calcio, un coach che vuol tirare su una squadra di campioni della fede trasformandoli in veri e propri atleti di Cristo”.
Successivamente per concretizzare tale ispirazione, il Presidente don Gaudioso Mercuri, dice ai microfoni di Calabria Magnifica: il progetto “ASD Saint Michel” nasce dalla necessità di trovare una soluzione al problema del disagio giovanile nel mondo dello sport creando un connubio con la fede.
Lo sport, particolarmente il calcio, è un ottimo veicolo per arrivare ai giovani, un mondo ricco di risorse ma anche di problematiche.
La Saint Michel, che ha la sua sede in Gioia Tauro, si propone: di evangelizzare, di educare i ragazzi al senso di legalità e rispetto delle regole.