LECCE-CATANZARO 4-0
LECCE: Perrucchini, Alcibiade, Cosenza, Abruzzese, Lepore, Salvi, Papini, Legittimo, Doumbia (73 Carrozza), Moscardelli (75 Curiale), Surraco (62 Caturano) A disposizione: Bleve, Liviero, Camisa, Lovisa, De Feudis, Carrozza, , Vecsei, , Beduschi, Sowe Allenatore Braglia
CATANZARO: Grandi, Calvarese (dal 52 Razzitti) Ricci, Orchi, Squillace, Bernardi, Agnello (67 Olivera), Maita, Foresta (77 Fulco), Firenze, Mancuso A disposizione: Scuffia, Caselli, Barillari, Garufi, Caruso, Agodirin, Allenatore: Erra
Marcatori: 2′ Moscardelli, 18′ Doumbia 53 Papini 66 Caturano
Arbitro Piscopio di imperia
Ammoniti: Agnello
Ennesima disfatta delle aquile giallorosse.
Stavolta è stato il Lecce a travolgere gli uomini di Mister Erra con il risultato di 4 a 0.
La partita non ha avuto mai storia visto che i padroni di casa hanno segnato subito e controllato agevolmente le sterili iniziative del Catanzaro.
Erra rinuncia a Razzitti,- che subentrerà dopo 52 minuti-, facendo giocare dal primo minuto Firenze.
Braglia, allenatore della storica promozione 2003/2004 del Catanzaro in serie B, schiera la propria squadra con il solito 3-4-3.
Nel primo tempo la squadra salentina trova subito il gol: dopo neanche due minuti su un cross dalla sinistra di Surraco, Moscardelli anticipa Orchi stoppa la palla e infila Grandi sulla sua sinistra.
Neanche un quarto d’ora è i padroni di casa raddoppiano Doumbia approfitta di un errore di Calvarese e mette la palla in rete.
Il tempo finisce qui con il Lecce che controlla agevolmente la partita, mentre le aquile non si rendono mai pericolose, incapaci di imbastire la benchè minima azione.
Giusto allo scadere del tempo un cross sbagliato di Squillace colpisce la traversa, poteva essere il gol che riapriva la partita.
Nella ripresa il Lecce aumenta la pressione e dopo 8 minuti trova il gol del 3 a 0 con il trentatreenne Papini che sfrutta un passaggio di Lepore per insaccare.
I padroni di casa continuavano l’assedio contro un Catanzaro assolutamente in vacanza e il nuovo entrato Caturano metteva a segno il quarto gol per i pugliesi.
A questo punto il Lecce si fermava e offriva il fianco alle iniziative delle aquile che sfioravano il gol della bandiera con Firenze, Ricci, Orchi e Bernardi.
Nel finale Lecce di nuovo sugli scudi che sfiora più volte il gol della manita.
Undicesima partita senza vittorie per gli uomini di Cosentino per i quali ci si augura che da giovedì ci sia un cambio di rotta per ottenere l’agognata salvezza.