Ringrazio i capigruppo di maggioranza per l’attenzione che non cessano di manifestare verso ogni mia azione e constato con soddisfazione che Cambiavento continua ad occupare tutti i loro pensieri, pur a ridosso delle imminenti elezioni politiche.
È evidente che, a otto mesi di distanza dalle elezioni comunali, la novità rivoluzionaria del nostro movimento continua a far loro paura. Ma stiano sereni, Cambiavento non partecipa in alcun modo a questa tornata elettorale. Come abbiamo detto e ripetuto in varie occasioni, Cambiavento non ha fornito alcuna indicazione di voto e ha lasciato totale libertà di determinarsi a tutte le singole componenti e a tutti i singoli individui che animano il movimento.
Si chiedono i capigruppo se abbiamo interloquito con LeU: certo che sì. È noto, tutto è avvenuto in maniera trasparente e partecipata, come trasparenti e partecipate sono state le scelte assunte dal movimento. Si chiedono ancora del mio rapporto con Antonio Viscomi. Certo che mi lega a Viscomi un grande rapporto di amicizia e di stima. Un’amicizia di cui mi onoro e una stima incondizionata verso una persona di straordinaria umanità, cultura e competenza.
Ma quello che a loro sfugge – che proprio non possono comprendere – è che si può discutere e ci si può confrontare con più forze politiche senza avere secondi fini, interessi o vantaggi da riscuotere. Proprio come è avvenuto alcuni mesi fa, noi ci confrontiamo con tutte le forze politiche che non hanno governato per decenni questa città trascinandola nel baratro della marginalità e del declino. E per questo ho raccolto senza indugio l’invito rivolto dal prof. Viscomi a tutti i consiglieri di opposizione a partecipare ad una sua iniziativa e alla richiesta di un saluto ho detto esattamente – niente di più, niente di meno – quello che ripeto ora a tutti loro, ovvero che questa città necessita di liberarsi quanto prima possibile di una amministrazione incapace di progettare uno sviluppo economico, culturale e democratico.
Ebbene sì, cari capigruppo di maggioranza, sarò paziente e aspetterò che passino questi anni per poi ripresentarmi impugnando l’unica bandiera che mi appartiene, quella del cambiamento e della liberazione di Catanzaro dai Tallini, dagli Aiello, dagli Abramo e ancor più dai Tallini in miniatura, dai replicanti di Aiello e dalle figurine di Abramo.
Ah, il consigliere Bosco dice che dietro quella bandiera ci sarà anche lui ….