Riceviamo e pubblichiamo:
“L’area di Giovino, giustamente ritenuta uno straordinario patrimonio ambientale della città, non sarà oggetto di interventi edificatori”. Inizia così la nota stampa dell’assessore all’urbanistica del comune di Catanzaro, Modestina Migliaccio Santacroce, con cui si preannuncia l’impugnazione della sentenza del Tar che ha recentemente accolto le richieste edificatorie di un privato e, soprattutto, si chiarisce che il Comune procederà in autotutela al fine di evitare interventi edificatori nell’intera area in oggetto.
Più chiari di così si muore. Eppure, l’assessore sente l’esigenza di ribadire ulteriormente il proprio impegno, assicurando che agirà in continuità con quanto deciso dalla Giunta Olivo al fine di tutelare “l’area di Giovino, ormai considerata “polmone verde“ di straordinaria importanza ambientale turistica” nonché area “di grande qualità turistico ambientale”.
La nota stampa è stata pubblicata di martedì, giorno pari in cui evidentemente l’assessore Migliaccio si sente ambientalista, incline al consumo di suolo zero e pronta a sfidare gli interessi (pur legittimi) dei privati per garantire alla collettività una visione complessiva di sviluppo dell’area di Giovino. Poco più di una settimana prima della nota, lo stesso assessore aveva partecipato, insieme a consiglieri di maggioranza e di minoranza, a tecnici e dirigenti comunali, ad una commissione urbanistica in cui si era discusso, per l’appunto, del futuro di Giovino. Peccato che quella commissione si fosse tenuta di mercoledì, giorno dispari in cui l’assessore sente evidentemente maggiore attrazione verso il cemento, le villette, i piani di lottizzazione e lo scorporo delle aree.
Così, in quella sede, ci è capitato di ascoltare una visione totalmente opposta a quella contenuta nella nota in oggetto, con la proposta di scorporare l’area di Giovino (straordinario patrimonio ambientale della città?) in tre sotto aree, riservando la tutela da interventi edificatori solo ad una di queste zone (un polmoncino verde?) e rinunciando ad ogni progetto complessivo dell’area (e lo sviluppo turistico ambientale?). L’assessore quel mercoledì era così determinata a sostenere gli interventi edificatori nell’area di Giovino che si è spinta a dissentire esplicitamente dalla parole, pur nette e chiare, pronunciate dal sindaco in uno dei primi consigli comunali della consiliatura, con cui il primo cittadino difendeva il principio della salvaguardia del territorio da lottizzazioni private, specie nella zona sud della città. Ci eravamo chiesti allora come si sarebbe evoluto il contrasto tra assessore e sindaco in materia urbanistica, ma non ci eravamo spinti ad immaginare che il contrasto sarebbe esploso già prima nella coscienza e nelle parole dell’assessore.
In attesa di capire quali saranno le prossime puntate di questa buffa (quanto preoccupante) telenovela, noi chiariamo di preferire l’assessore Migliaccio Santacroce nei giorni pari (quelli ambientalisti, per intenderci) ma ribadiamo, come già affermato qualche giorno addietro, che riteniamo essenziale ma non sufficiente tutelare l’area di Giovino dalle edificazioni private, dovendosi al contrario procedere senza indugio ad elaborare un piano complessivo e di altissimo livello che coniughi sviluppo turistico, salvaguardia ambientale, interessi privati e servizi essenziali in favore della collettività.
Bosco, Celia, Costanzo, Fiorita, Guerriero, Notarangelo, Riccio, Rotundo