Catanzaro, omicidio Mezzatesta: arrestato un 32enne di Falerna (FOTO e VIDEO)

Svolta nel caso dell’omicidio Mezzatesta

Un uomo è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di essere il responsabile dell’assassinio del dipendente delle Ferrovie della Calabria che è stato ucciso lo scorso 24 giugno nella centralissima Via Milano a Catanzaro. Il sospetto è stato identificato come Marco Gallo, un 32enne di Falerna che gestisce una società di consulenze a Lamezia Terme. L’uomo, che non ha precedenti penali, aveva regolare porto d’armi e frequentava il poligono di tiro.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, Gallo avrebbe percorso una strada poco trafficata per compiere il crimine, utilizzando le strade della presila catanzarese come Tiriolo, Marcellinara, Settingiano e San Pietro Apostolo. Tuttavia, le autorità sono state in grado di seguire le sue tracce grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, sia pubblici che privati.

L’arresto di Gallo rappresenta un importante passo avanti nelle indagini sull’omicidio di Mezzatesta, che ha scosso la comunità locale e ha attirato l’attenzione dei media nazionali. L’uomo arrestato dovrà ora rispondere dell’accusa di omicidio e di porto d’armi illegale.

Gallo Marco

Questo caso sottolinea l’importanza dei sistemi di videosorveglianza nella prevenzione e nella risoluzione dei crimini. Le telecamere di sorveglianza pubbliche e private possono fornire importanti prove nelle indagini penali e aiutare le forze dell’ordine a identificare i sospetti e a ricostruire i loro movimenti.

Inoltre, è importante che le autorità garantiscano che le armi in possesso dei civili siano legali e utilizzate solo per scopi legittimi. Le armi illegali possono essere utilizzate per commettere crimini violenti come l’omicidio, causando danni irreparabili alle vittime e alle loro famiglie.

In conclusione, l’arresto di Marco Gallo è un importante successo delle forze dell’ordine nella lotta contro il crimine violento. Il caso sottolinea l’importanza dei sistemi di videosorveglianza nella prevenzione e nella risoluzione dei crimini e la necessità di garantire che le armi in possesso dei civili siano legali e utilizzate solo per scopi legittimi.

Omicidio Mezzanesta

Gregorio Mezzatesta, dipendente delle Ferrovie della Calabria, è stato ucciso con colpi di arma da fuoco il 24 giugno mentre si trovava in un bar in via Milano, nel centro di Catanzaro. Mezzatesta, originario di Soveria Mannelli, aveva solo 38 anni quando è stato assassinato, lasciando la sua famiglia e la comunità locale sotto shock.

Sul luogo dell’omicidio sono stati trovati cinque bossoli di pistola e si crede che gli autori del delitto siano arrivati su uno scooter, indossando un casco. L’omicidio di Mezzatesta ha portato gli investigatori ad esplorare tre possibili piste, tra cui quella di un possibile collegamento con l’omicidio di Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio, avvenuto nel gennaio del 2013 a Decollatura.

La vittima di quell’omicidio era il fratello di Domenico Mezzatesta, che in seguito è stato condannato all’ergastolo per il crimine ma poi ha visto la sua sentenza annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione, in attesa di un nuovo processo. L’ avvocato di Domenico Mezzatesta, Francesco Pagliuso, è stato poi ucciso a Lamezia la sera del 9 agosto 2016.

Questa serie di eventi ha scosso profondamente la comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla presenza della criminalità organizzata in Calabria. Il fenomeno della ‘ndrangheta, la mafia locale, ha una lunga storia nella regione ed è noto per il suo potere e la sua influenza sulle attività economiche e politiche.

Gli omicidi di Gregorio Mezzatesta, Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio sembrano indicare un collegamento tra i tre casi, ma le indagini sono ancora in corso e la verità potrebbe essere più complessa di quanto sembri. Tuttavia, questi eventi sottolineano la necessità di combattere la criminalità organizzata e di garantire che la giustizia sia fatta per le vittime e le loro famiglie.

L’omicidio di Gregorio Mezzatesta ha lasciato un vuoto nella sua comunità e ha mostrato come la violenza possa colpire chiunque, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. È importante che le autorità prendano misure per proteggere i cittadini dalla criminalità organizzata e per garantire che i responsabili di questi terribili crimini siano portati davanti alla giustizia. Solo in questo modo si potrà combattere efficacemente la mafia e costruire una società più giusta e sicura per tutti.

VIDEO: OMICIDIO IN VIA MILANO (PRESA DIRETTA)