CATANZARO-MODENA 2-2: 25’pt Situm 34’pt Abiuso 10’st Idrissi 44’st La Mantia
CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli; Scognamillo, Antonini, Bonini (11’st Brighenti); Situm, Pompetti (11’st Pontisso), Petriccione, Koutsoupias (24’st Compagnon), D’Alessandro (37’st Seck); Biasci (24’st La Mantia), Pittarello. All. Caserta. A disp: Dini, Turicchia, La Mantia, Ceresoli, Buso, Volpe, Coulibaly, Cassandro.
MODENA (4-2-3-1): Gagno; Dellavalle (30’st Di Pardo), Zaro, Caldara (16’st Pergreffi); Cotali (30’st Botteghin), Santoro; Magnino, Palumbo, Idrissi, Bozhanaj (16’st Battistella); Abiuso (35’st Alberti). All. Bisoli. A disp: Sassi, Baghera, Beyeku, Duca, Oliva, Cauz, Zidouh.
ARBITRO: COLLU
Finisce 2-2 tra Catanzaro e Modena al termine di una partita bruttissima, tanto che spiegare come ci siano stati 4 gol è davvero difficile.
Caserta opta per il ritorno al 3-5-2, con D’Alessandro lungo tutta la fascia sinistra e Scognamillo preferito a Brighenti, mentre Antonini ritorna al centro della difesa.
Il Modena controlla benissimo la squadra giallorossa, che crea solo un tiro alto di Scognamillo nei primi 25 minuti.
Al 25° minuto arriva il vantaggio giallorosso con un gran tiro di Situm dal limite che batte Gagno. Il VAR interviene e concede il gol, nonostante la segnalazione dell’assistente di linea.
Il Catanzaro sembra sbloccarsi, ma quasi per magia arriva il pareggio dei canarini su un calcio d’angolo, dovuto a un tocco di Bonini sotto la panchina del Modena, con la palla che, grazie al vento, accelera fino a causare il corner.
Sul tiro d’angolo battuto da Palumbo, nettamente il migliore in campo, Abiuso svetta e fa 1-1.
Il primo tempo termina con il Modena proteso in avanti alla ricerca del gol del vantaggio e i giallorossi completamente impauriti.
Il secondo tempo inizia esattamente come era finito il primo, con il Modena che, pur senza creare grandi occasioni, si fa preferire a un Catanzaro che gioca in maniera davvero asfittica. Pittarello e Biasci sono bloccati da Zaro e Caldara, che hanno vita facile contro il duo d’attacco giallorosso.
Ma l’assurdo arriva al 10° minuto: su un calcio d’angolo per il Catanzaro, parte un contropiede sanguinoso del Modena, con la difesa completamente sguarnita, e Idrissi batte facilmente Pigliacelli.
Caserta sostituisce Bonini, autore di una prova opaca come gran parte della squadra, inserendo Brighenti, e sposta Scognamillo a sinistra. Pompetti, autore di una partita da 4 in pagella, lascia il posto a Pontisso, che però non fa meglio.
Al 24° minuto Caserta effettua altri cambi: fuori Biasci, assolutamente spento, e Koutsoupias, uno dei pochi a salvarsi, e dentro Compagnon e La Mantia.
Le aquile non creano assolutamente nulla, se non qualche cross in area e lanci lunghi, preda degli esperti difensori del Modena. Tuttavia, dopo essersi visto annullare un gol per un fallo precedente, il Modena commette l’errore di chiudersi troppo e, con il vento contro, inizia a concedere calci d’angolo ai giallorossi.
D’Alessandro viene sostituito da Seck, che spesso crea superiorità numerica, ma in avanti gli attaccanti non pungono. Tuttavia, sull’ennesimo calcio d’angolo, La Mantia, in mischia, anticipa tutti e porta il pareggio alle aquile, che per assurdo avrebbero anche potuto vincere. Botteghin tocca sia la palla che il piede di Pittarello, ma per l’arbitro e il VAR non c’è nulla, anche se i dubbi rimangono.
La partita si conclude con un pareggio che fa bene al Modena, che aveva parecchi assenti in rosa. Per quanto riguarda la squadra del patron Noto, il gioco è stato praticamente inesistente, i gol sono arrivati per caso, i passaggi sono stati continuamente sbagliati e il portiere del Modena ha assistito alla partita come spettatore.
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