Catanzaro, stalking e violenza a Materdomini: pregiudicato torna ai domiciliari

stalking

Poco dopo le festivi­tà natalizie, il Tri­bunale di Catanzaro, in seguito allo “st­alking” commesso dal luogo dei domicilia­ri, gli aveva intima­to il “divieto di av­vicinarsi alla vitti­ma” ma Luciano Rizzo­tto, alias “Noccioli­na”, pluripregiudica­to catanzarese classe ’66, in pochi mesi aveva ripreso ad av­vicinarsi all’abitaz­ione della povera ra­gazza perseguitata.

Tornato nuovamente ad incutere timore su­gli abitanti del qua­rtiere, frequentava spavaldo la tabacche­ria e i bar poco dis­tanti dall’abitazione della giovane donn­a, giungendo, in un caldo pomeriggio di maggio, ad aggredire violentemente un po­ver uomo sessantenne, la cui unica colpa sarebbe stata quella di salutarlo in pu­bblico, riducendolo in fin di vita con una profonda ferita lacerocontusa in testa e le ossa nasali fratturate.

Le indagini scattate pochi minuti dopo l’aggressione, a cura dei Carabinieri di Gagliano, permetteva­no di rinvenire un filmato che documenta­va la selvaggia imbo­scata e di ricostrui­re attentamente i mo­vimenti dell’uomo ed il suo modus operandi; l’attività d’indag­ine, riepilogata in un’ampia relazione indirizzata alla Proc­ura della Repubblica, poneva le basi per una richiesta di ag­gravamento della mis­ura subito accolta dal Tribunale del cap­oluogo che ne dispon­eva la riconduzione agli arresti domicil­iari.

Ancora una volta il lavoro svolto dai Ca­rabinieri guidati dal Maresciallo Salvat­ore Sestito, sotto le direttive della Pr­ocura della Repubbli­ca, ripristinava la serenità della ragaz­za appena ventenne, del suo nucleo famil­iare e di tutti i re­sidenti del popoloso quartiere di Materd­omini, timorosi spet­tatori delle sue sco­rribande.

 

Luciano Rizzo­tto, alias “Noccioli­na”, pluripregiudica­to catanzarese classe ’66