Posto che l’attuale management amc, d.g. e presidente, di fatto non riesce ad incidere nelle dinamiche aziendali laddove diventa urgente farlo, a questo punto è responsabilità dell’attuale maggioranza, in primis, prendere atto della realtà e correre ai ripari urgentemente. Chi ha seguito le vicende degli ultimi tempi deve oggettivamente constatare che i sacrifici passati dei lavoratori, conducenti in primis, che dovevano servire a ridisegnare il futuro di amc, hanno premiato una larghissima cerchia innescando un effetto a catena che a livello economico/organizzativo ha collassato l’azienda, riempiendola di burocrati e dispensando indennità economiche a iosa.
E da quanto venire a sapere, solite voce interne all’azienda, si paventano altri passaggi di qualifica per quelli che sono rimasti scontenti dalla precedente tornata! mentre il cuore pulsante dell’azienda ogni giorno con mezzi vetusti – ci limitiamo a questo aggettivo – portano avanti il trasporto locale in questa città offrendo un sufficiente servizio senza far trapelare nulla delle difficoltà.
La cartina di tornasole sono i turni di servizio dei conducenti scoperti tutti i giorni con straordinario….ordinario, e i tanti casi vessatori e ricattatori verso gli stessi conducenti, molti dei quali di questi atti vessatori, sono già stati denunciati penalmente, anche da usb, e presto ci sveleranno nomi e cognomi dei…protagonisti. Altra perla di questo management la distruzione di un settore, pilastro nelle altre aziende, ovvero quello delle strisce blu che da incassi considerevoli si è ridotto della metà.
Aggiungiamo poi l’emissione di ordini di servizio, a firma del d.g., imbarazzanti nelle argomentazioni e non pertinenti in più occasioni che in molti casi dobbiamo obiettivamente precisare, sono redatti da molti collaboratori che espongono la figura del d.g. a brutte figure. Caro Sindaco, anche i suoi sacrifici passati hanno distrutto e qualche sponsor politico e non di questa maggioranza in sinergia con altri oggi finta opposizione, che dovevano tutelare non un bene personale ma un patrimonio collettivo della città si sono voltati dall’altra parte.
Nelle more di trovare un piano di lavoro aziendale ci troviamo con lavoratori da anni part-time e sottoposti a straordinario quindi necessari a copertura dei servizi che non si vedono trasformato il loro rapporto in full-time per dare risposte all’utenza.
Il tempo purtroppo ci dà e ci darà ancor più in futuro ragione. Una smentita pubblica da parte dei personaggi citati e noti dagli addetti ai lavori sarebbe imbarazzante…per loro. La realtà parla da sola. Ci auguriamo solo che molti burocrati di questi non cadano nella rete di essere mandati “a casa” per esubero, allora ci sarà solo la USB a protestare nelle piazze come faremo il 10 novembre 2017 sciopero generale.
USB CONFEDERALE Calabria f.to Antonio jiritano