Un prestito di 300 euro lo condanna a due anni di paure ma con coraggio decide di denunciare tutto ai carabinieri che arrestano i suoi aguzzini. Si è conclusa così una storia di minacce e aggressioni che ha visto protagonista un catanzarese che, nel giugno del 2015, in preda ai debiti a causa della perdita del lavoro, si era rivolto ad un sedicente “benefattore”, chiedendogli un prestito di 300 euro per fronteggiare il pagamento di alcune bollette, con la promessa di restituirli nel più breve tempo possibile. Cosa che l’uomo aveva fatto nel novembre dello scorso anno allorquando restituiva l’intero importo aggiungendo la somma di euro 50 quale corrispettivo per la cortesia avuta nei suoi confronti.
Ma il presunto “benefattore”, non contento di quanto ottenuto, gli faceva subito intendere che, a causa del tempo trascorso, avrebbe dovuto pagare molto di più per gli interessi maturati. Da quel momento iniziava il calvario del giovane che si trovava costretto a patire ogni genere di vessazione, come ad esempio pedinamenti, danneggiamenti alla propria autovettura, minacce telefoniche e quant’altro, il tutto dietro la richiesta di ulteriori 650 euro, ritenuti i giusti interessi complessivi maturati nel corso dei mesi.
Stanco della situazione vissuta nonché conscio di essere entrato in un vortice di usura, pochi giorni orsono la vittima si presenta presso la Stazione Carabinieri di Catanzaro Principale per denunciare tutto ai militari i quali che avviano serratissimi accertamenti finalizzati ad identificare i responsabili della condotte illecite. L’epilogo di questa spiacevole vicenda si concretizza nel pomeriggio di ieri quando i carabinieri, in accordo con la vittima, predisponevano un servizio di osservazione, controllo e pedinamento finalizzato a monitorare l’incontro pianificato tra la stessa e gli aguzzini nel corso del quale sarebbe stata consegnata la somma ingiustamente vantata e si sarebbe proceduto all’arresto dei malfattori.
Tutto si è svolto come da programma e così, subito dopo la cessione del denaro, avvenuta nei pressi di un locale commerciale del quartiere Mater Domini, i carabinieri della Stazione di Catanzaro Principale hanno bloccato e tratto in arresto per le ipotesi di reato di usura ed estorsione R.L., cl. 85 e S.I. cl. 81, entrambi catanzaresi. Gli stessi, al termine delle formalità di rito, sono stati condotti agli arresti domiciliari in attea dell’udienza di convalida che si terrà nelle prossime ore.