Il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria, anziché usufruire delle competenze fornite dalle risorse umane interne al Dipartimento stesso, utilizza unità lavorative esterne senza che tutto ciò abbia un senso logico ed una spiegazione plausibile. La vicenda riguardante gli autisti della Protezione Civile ha, infatti, dell’assurdo e dell’inverosimile. Proprio pochi giorni fa la CISAL si era occupata degli otto conducenti “trasferiti” nei Dipartimenti “Agricoltura e Risorse Agroalimentari” e “Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali” senza una specifica motivazione e mansione, tant’è vero che per tali dipendenti non è era stata individuata, all’atto del trasferimento, una idonea collocazione. Un scelta che non trova fondamento specie alla luce di quanto riportato qui di seguito.
A cambiare mansione, di fatto, ci sono altre 11 persone aventi sempre la qualifica di autisti che, pur senza subire trasferimenti e quindi rimanendo a lavorare in Protezione Civile, non svolgono più la funzione di conduzione mezzi, ma quella di accoglienza e portierato all’ingresso della stessa struttura.
Al dott. Tansi, afferma la CISAL, pare non siano “simpatici” gli autisti in forza presso il Dipartimento da lui diretto. In data 9 agosto 2016, infatti, il suddetto Dirigente, emanava una disposizione di servizio, Prot. n. 251632, con cui determinava l’istituzione della turnazione e reperibilità 7 giorni su 7 , del personale operativo centro mezzi a seguito della situazione emergenziale verificatasi a causa del terremoto che ha colpito l’Italia centrale.
La disposizione in esame, si legge nella nota, è stata assunta al fine di garantire la piena e costante operatività del settore gestione emergenze ed il pronto intervento per la salvaguardia della pubblica incolumità, in previsione di possibili eventi calamitosi. Nella realtà dei fatti la situazione, però, è mutata. Da qualche settimana a questa parte, infatti, gli autisti sono stati sottoposti a turnazione, ma non per svolgere le mansioni a cui sono stati adibiti fin dal 1998 (Delibera n. 4572) ma per sostare all’ingresso della Protezione Civile (così come testimoniato da foto allegata). Un ruolo davvero umiliante e che scoraggia i lavoratori.