Testo integrale diramta alla stampa dal consigliere comunale di Catanzaro Domenico Concolino:
Quando lo scorso 15 luglio, l’amministrazione comunale di Catanzaro, nelle figure del responsabile unico del procedimento per i lavori di riqualificazione funzionale dello stadio “Nicola Ceravolo”, arch. Carolina Ritrovato, e del direttore dei lavori, ing. Vincenzo Pirrò, rendevano pubblico ufficialmente il cronoprogramma dei lavori che da diversi mesi oramai stavano interessando lo stadio catanzarese, al fine di ristabilire la verità dei fatti per un’opera molto importante sulla quale annose polemiche si erano scatenate, visto il muro di silenzio calato sulla vicenda sin dall’inizio, i più tiravano un grosso sospiro di sollievo, tra amministratori, cittadini, tifosi e membri della dirigenza giallorossa, poiché finalmente si sgomberava il campo da dubbi ed illazioni circa la mancanza dei fondi necessari per completare l’opera e circa la presenza di elementi ostativi per ripristinare la funzionalità dell’impianto.
I termini perentori sanciti, mettendo finalmente nero su bianco, erano consegna del campo “B” per fine settembre 2015 e soprattutto consegna finale per utilizzo totale dell’impianto sportivo a partire dal 25 febbraio 2016.
Termini ribaditi il 07.08.2015 dal sindaco Abramo, dall’allora assessore allo Sport e da alcuni consiglieri di maggioranza. E poi ancora da una nota ufficiale del comune il 14.09 successivo, vergata dal nuovo assessore allo sport nel frattempo avvicendatosi.
Tutti a concordare sulla data ultima di consegna: Febbraio 2016.
Qualche settimana prima di tale scadenza, il sindaco Sergio Abramo, in una intervista resa ad una testata giornalistica, traslava tale termine perentorio da fine febbraio 2016 a fine aprile 2016.
Se dal famigerato 15.07.2015 si è, dunque, ripristinato il sistema di irrigazione e quello di drenaggio, con la collocazione delle nuove panchine sul campo A, si è altresì proceduto ad ultimare la posa in opera dell’erba sintetica del campo “B” e si è riusciti a completare la nuova biglietteria con la riqualificazione di Piazza Martiri Ungheresi, nonostante un problema imprevisto, quale la presenza nel sottosuolo di numerosi cavi Enel da 20mila Volt, la situazione in cui versa, oggi, la parte portante dell’opera di riqualificazione dello stadio, vale a dire la costruzione della nota palazzina che ospiterà tra la altre cose gli spogliatoi, la sala stampa e il Gruppo Operativo Sicurezza (GOS), desta non poche preoccupazioni, anche alla luce del nuovo termine di ultimazione dei lavori fornito dal sindaco Abramo, che ha alzato ancora una volta l’asticella, parlando nelle ultime note ufficiali di consegna dell’impianto a partire dalla prossima stagione sportiva (01.07.2016 ?), nonostante si parli di appalto con progetto integrato, dunque senza possibilità di varianti in corso d’opera, e nonostante l’aula rossa si sia dovuta riunire a deliberare nel corso del 2015 un debito fuori bilancio di ulteriori 75mila euro, debito contratto durante la realizzazione dei lavori stessi.
Con l’ovvio auspicio che la dirigenza faccia tesoro degli errori commessi nel corso della stagione agonistica appena conclusasi e con la certezza che la volontà di rilancio del blasone giallorosso sia uno dei punti cardini del nuovo corso targato famiglia Cosentino, un così grave alone di incertezza che aleggia sull’impianto sportivo non può che penalizzare qualsivoglia sforzo economico che la società volesse avviare per il prossimo campionato. Soprattutto oggi, allorquando i bilanci delle società calcistiche moderne sono strettamente correlati alla possibilità di sfruttare pienamente l’impiantistica sportiva in cui le squadre di calcio hanno i propri quartier generali. Allo stato dei fatti, Coppa Italia ed eventuali prestigiose amichevoli sono fortemente compromesse anche per la prossima stagione. Proprio nei mesi in cui Catanzaro sta riconoscendo una nuova ed insperata ribalta internazionale. E se non si dovesse assistere ad importanti accelerazioni dei lavori anche la campagna abbonamenti ed altre iniziative di marketing sarebbero irrimediabilmente compromesse.
Il sindaco Sergio Abramo ci dica, inoltre, se per aprire uno dei settori più importanti dello stadio, i Distinti, sia necessario bandire nuove gare d’appalto di lavori complementari a quelli principali.
Il sindaco Sergio Abramo, infine, indichi una volta per tutte alla città, ai tifosi ed alla dirigenza giallorossa il termine esatto di fine lavori. E che sia quello definitivo.
Domenico Concolino (Consigliere Comunale Città di Catanzaro)