Riceviamo e pubblichiamo:
Il giorno dopo l’approvazione del ddl concorrenza non possono passare inosservate le dichiarazioni del sottosegretario Gentile che enfatizza il lavoro portato all’approvazione del senato, dopo aver imposto il voto di fiducia.
Insorgono i rappresentanti istituzionali delle Cao Calabresi (Commissioni Albo Odontoiatri ) che in una nota affermano: non è certamente nostra intenzione intervenire sui molteplici ambiti che il ddl contempla, ma non possiamo certo tacere gli effetti negativi che questo testo avrà in ambito sanitario ed in particolare nella professione odontoiatrica.
Diciamola tutta: si è voluto a tutti i costi favorire l’entrata dei capitali nella professione odontoiatrica a discapito di un modello libero professionale che ha garantito da sempre la salute dei cittadini.
Le Cao calabresi non condividono le dichiarazioni dell’on. Gentile laddove lo stesso afferma che il provvedimento è stato approvato contro le resistenze delle corporazioni ed è stato frenato dall’intensa azione delle lobby.
E’ bene puntualizzare che le Cao, organi ausiliari dell’Amministrazione pubblica e deputati alla tutela della salute dei cittadini hanno sin dall’inizio rappresentato alla politica che l’ingresso delle società di capitali in ambito odontoiatrico non porterà alcun vantaggio alle cure dei cittadini; al contrario, non si fa altro che favorire il puro interesse economico a dispetto di quello che dovrebbe essere l’unico obiettivo ” la qualità delle prestazioni sanitarie e la salvaguardia della salute pubblica”.
Inoltre è bene puntualizzare che non è assolutamente vero che si abbasseranno i costi delle prestazioni o si favoriranno per i giovani le opportunità di lavoro, tutt’altro: le Cao, quotidianamente, registrano, dati alla mano, danni irreparabili a carico degli ignari cittadini che vengono ingannati da pubblicità aggressive e spesso non veritiere da parte di fantomatiche strutture che erogano prestazioni odontoiatriche di bassissima qualità spesso avvalendosi di giovani professionisti sottopagati e che vengono mortificati nella propria dignità di uomini e professionisti.
Questi, per quello che riguarda il nostro settore , saranno gli effetti catastrofici di questo scellerato provvedimento che l’arroganza e la miopia politica non ha inteso comprendere e dei quali comportamenti la categoria terra in debito conto.
Certamente valuteremo le possibilità di un ricorso alla Corte Costituzionale, ma nel frattempo l’invito all’on Gentile è quello che si è ancora in tempo a rimediare a questo possibile disastro politico ricorrendo ai giusti correttivi nella stesura dei decreti delegati.
I Presidenti Cao delle province calabresi.