L’Università Magna Graecia ospiterà nelle giornate del 2 e del 3 febbraio un congresso internazionale sui progressi scientifici relativi alle infezioni da HIV e da HCV.
L’evento scientifico “UMG meets the experts: international workshop on HIV/HCV research and cure” metterà a confronto scienziati italiani e stranieri sui progressi ottenuti dalla ricerca che hanno consentito di ottenere nuovi farmaci, sempre più efficaci, nel controllo virologico dell’infezione da HIV e nell’eradicazione dell’infezione da HCV.I dettagli dell’International Workshop sono stati resi noti durante una conferenza stampa, moderata da Carmen Audino, responsabile della comunicazione istituzionale dell’UMG, alla quale hanno partecipato Alfredo Focà e Carlo Torti, docenti dell’Università Magna Graecia ed organizzatori dell’evento, Stefano Alcaro, direttore Dottorato di ricerca Scienze della vita, ed Antonio Belcastro, direttore generale A.O.U. ‘Mater Domini’.
Carlo Torti, docente di Malattie infettive e Direttore dell’UOC di Malattie Infettive dell’UMG e promotore dell’evento, ha aperto il suo intervento evidenziando la necessità di continuare a parlare di HIV e di HCV. “Oltre 20.000 persone in Italia muoiono ogni anno per malattie croniche del fegato e, nel 65% dei casi, l’Epatite C risulta causa unica o concausa dei panni epatici. Ogni due ore una persona si infetta di HIV. Questi dati ci hanno indotto ad organizzare un workshop per avviare un confronto su queste tematiche di stringente attualità e per informare i giovani. Risulta infatti da un’indagine, pubblicata dall’Istituto Superiore di Sanità, condotta coinvolgendo 216 ragazzi, che gli iscritti al primo anno del Corso di Laurea in Medicina non conoscono le modalità di trasmissione di alcune malattie.Tra le finalità del congresso dunque c’è anche la prevenzione”.
I giovani saranno protagonisti di questo evento. Oltre ad ascoltare le relazioni, saranno parte attiva nell’ambito del congresso con un evento satellite, organizzato in collaborazione con la Fondazione Malattie infettive e Salute internazionale, durante il quale avranno un contatto diretto con gli esperti.Durante la conferenza Antonio Belcastro, direttore generale A.O.U. ‘Mater Domini’, ha sottolineato l’importanza del congresso di rilievo internazionale, la necessità di garantire cure appropriate ai pazienti ed il valore della discussione sulla realtà infettivologica e virologica calabrese che sarà avviata durante il workshop al fine di analizzare le eventuali problematiche inerenti lo screening, la diagnosi ed il trattamento delle infezioni virali croniche.
A seguire è intervenuto Stefano Alcaro, direttore del Dottorato di ricerca Scienze della vita, il quale ha dato risalto al valore formativo dell’evento che coinvolgerà gli studenti dell’area medica e farmaceutica, gli specializzandi, i dottorandi ed i ricercatori dell’UMG.Ha concluso la conferenza stampa il prof. Alfredo Focà, docente di Microbiologia dell’UMG ed organizzatore dell’evento. “Questo congresso – ha dichiarato Focà – rappresenta una tappa intermedia di un percorso che è stato avviato negli anni scorsi nell’ambito della microbiologia e delle malattie infettive. “Questo evento internazionale per l’UMG è motivo di orgoglio ed è frutto di un lavoro di gruppo e dell’integrazione tra diverse specializzazioni”.Caratteristica principale del workshop è l’interdisciplinarietà. I maggiori esperti a livello nazionale ed internazionale si confronteranno sui diversi aspetti della ricerca e della cura dei pazienti affetti da HIV e da HCV. Un approccio innovativo pensato con l’obiettivo di creare una sinergia tra il mondo della ricerca e il settore dell’assistenza.
(fonte UMG)