Il delegato della Regione per la tutela e la promozione dei diritti umani, Franco Corbelli, interviene – attraverso un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – sulle stragi degli innocenti nel Mediterraneo che definisce “veri e propri crimini contro l’umanità”. Il fondatore del Movimento “Diritti civili” e promotore del cimitero internazionale dei migranti, per la cui realizzazione lotta ininterrottamente da quasi 4 anni, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, ricorda che “Sabato altri 7 bambini sono morti e sono oltre 220 le piccole vittime del 2017, di cui purtroppo nessuno parla più. Ma la Calabria – rimarca -, terra di accoglienza e solidarietà, non si lascia condizionare dall’ondata populista e xenofoba, e darà dignità alla morte di questi bambini e degli altri profughi con il Cimitero internazionale dei Migranti che sta per essere realizzato a Tarsia. Non ci sono più parole e lacrime per denunciare il dramma dei migranti e la strage di innocenti nel mare Mediterraneo, di cui purtroppo non si parla più. L’altro ieri l’ultima immane, dolorosa tragedia, con oltre 35 dispersi, tra cui 7 bambini. Sono centinaia i bimbi morti dall’inizio di quest’anno nel disperato tentativo di attraversare il Canale di Sicilia per raggiungere l’Italia e l’Europa. Per l’Unione europea, che vigliaccamente lascia da sola l’Italia ad affrontare questa drammatica emergenza umanitaria, negando finanche un corridoio umanitario per i piccoli profughi, anche la vita di quei poveri sfortunati bambini non vale niente! E’ la fine di ogni principio di umanità. Considero questa strage di innocenti un crimine contro l’umanità, quella più povera, indifesa e sofferente. Nessuno purtroppo parla più di questa immane tragedia dei bambini che continuano a morire nei tragici naufragi, si preferisce (in Europa) chiudere gli occhi e (in Italia) polemizzare strumentalmente e addirittura criminalizzare le Organizzazioni non governative che centinaia di bambini e migliaia di migranti salvano ogni giorno in mare. Noi – spiega Corbelli – con la realizzazione a Tarsia del Cimitero dei Migranti, i cui lavori (già in parte finanziati dalla Regione, grazie all’impegno del Presidente Mario Oliverio, che ancora una volta ringrazio pubblicamente) inizieranno in questo mese, vogliamo dare dignità alla morte di questi poveri bambini e agli altri profughi che perdono la vita nei loro viaggi della speranza, mentre fuggono da guerre, persecuzioni e miseria, prosegue Corbelli. Il Cimitero dei Migranti sarà un Parco della Pace, un’opera di grande civiltà, monumentale, bella e significativa, che consegneremo all’umanità e alla storia, un luogo anche di riflessione (per tutto il mondo) per ricordare alle generazioni che verranno la immane tragedia dell’immigrazione, perché non accada mai più in futuro. Non a caso abbiamo scelto Tarsia per la realizzazione di questa grande opera umanitaria, un luogo di grande valore simbolico, su una collinetta, immersa tra gli ulivi secolari (che resteranno), di fronte al Lago e al vecchio cimitero comunale, in parte ebraico, e a poca distanza dall’ex campo di internamento fascista più grande d’Italia, quello di Ferramonti, che fu, durante la seconda guerra mondiale, luogo di prigionia ma anche di grande umanità e rispetto della dignità della persona. E oggi – afferma infine il delegato della Regione per i diritti umani – questo piccolo comune calabrese, grazie all’ospitalità del suo sindaco, Roberto Ameruso e della sua comunità, è pronto ad accogliere questa grande opera umanitaria che il mondo apprezza e aspetta, come dimostra l’interesse della stampa, italiana e internazionale, che continua a mandare a Tarsia i suoi inviati”.