Avevamo già avuto modo di rilevarlo per altri edifici pubblici come i musei . Non pensavamo di doverlo ripetere per l’edificio pubblico per eccellenza , il Comune. Proprio così. In due settimane Palazzo De Nobili è diventato un ristorante. Fa specie ancor di più che la somministrazione di bevande e alimenti, senza alcuna autorizzazione,( è stata presentata una Scia?) avvenga nel palazzo istituzionale che di solito , tramite i suoi uffici , dovrebbe far rispettare tutte le prescrizioni in materia. Sia chiaro che non stiamo parlando delle autorizzazioni in possesso di chi fornisce il servizio di somministrazione di alimenti e bevande, ma di quelle che i locali dove ciò avviene devono avere.
Prescrizioni rigide , come è giusto che sia , ma che non ci risulta essere in possesso di Palazzo De Nobili. Senza contare che così si da’, da parte delle istituzioni proprio, un colpo all’economia. Qualora infatti il Comune voglia partecipare all’organizzazione di un evento, più corretto sarebbe mettere in atto tutte le procedure previste dalla legge. Invitare gli operatori a presentare delle proposte e poi scegliere secondo criteri oggettivi.Chiediamo quindi di conoscere i termini secondo i quali per due venerdì di seguito Palazzo De Nobili è diventato un ristorante. Chiediamo di sapere se esiste un regolamento che disciplina questi eventi , se dietro pagamento di ticket la sala può essere fruibile a tutti .
Domande che esigono risposte per un patto di trasparenza necessario con la popolazione.
Sergio Costanzo – consigliere comunale