La nota dell’Avv. Elena Morano Cinque in risposta alle osservazioni circa gli incarichi gratuiti al Comune in materia urbanistica (P.S.C. in particolare), mette in tutta evidenza il maldestro tentativo del dirigente dell’Ente di coinvolgere un valido professionista in un “affaire” che non solo appare nebuloso ma anche pericoloso per le modalità con le quali viene affrontato e tenta di risolvere. L’Avv. Elena Morano Cinque prende le debite distanze dalle semplicistiche e superficiali affermazioni del dirigente comunale e, contestualmente, tiene a precisare che a stata sottaciuta la parte del suo intervento laddove evidenzia ” gli eventuali profili di illegittimità che potrebbe presentare il futuro bando del Comune di Catanzaro, laddove tentasse di aderire solo formalmente ma non sostanzialmente al dettato normativo ed alle prescrizioni della giurisprudenza….”.
Le modalità con le quali l’ argomento viene affrontato dalla maggioranza politica che attualmente amministra la cosa pubblica cittadina, sorprendono ed aprono un fasto ventaglio interpretativo circa il soddisfacimento di possibili interessi economico-speculativi, in verità mai assopiti, che alla vigilia della redazione di un Piano Strutturale Comunale (nuova denominazione del Piano Regolatore comunale), in particolare, rinvigoriscono.
In tal modo si tenta di “addomesticare” la materia dell’Urbanistica, sottraendola alla cultura ed all’ intransigenza professionale degli esperti, assegnandola alla sprovvedutezza dei neofiti della professione urbanistica che, pur nella vana speranza di “farsi un nome” ignorano i propri limiti e la loro dignità professionale. Ciò, forse perche e molto più facile piegare alle scelte ad alla volontà dell’ attuale maggioranza politica al Comune un timido architetto che inconsapevolmente presta la propria attività professionale all’ amico consigliere, che discutere con un luminare della materia che con autorità impone le proprie scelte nell’ esclusivo interesse di una corretta crescita del territorio.
E’ per questo motivo che 1’argomento e le relative determinazioni, assumendo una valenza prettamente politica per gli effetti che rifletterà sul territorio comunale, non possono essere affidate alla riduttiva e forsanche non disinteressata valutazione di un dipendente comunale fatto assurgere, od imposto, a ruolo di dirigente: dirigente che, procedendo in tal modo ed “a gamba tesa” sul delicatissimo argomento dell’Urbanistica, appare inaffidabile non solo per la presuntuosità della sua affermazione che viene urlata in una materia a lui sconosciuta come quella legale, ma anche e soprattutto perche fa nascere il dubbio che simili “prese di posizione” possano sottendere interessi privati da tutelare e da programmare ad ogni costo. 0 forse, c’è qualcuno che manovra 1′ ex dipendente comunale portato a dirigere uno dei Settori più importanti del Comune qual’e quello dell’Urbanistica?
Consigliere Comunale Sergio Costanzo