Nella piena consapevolezza della fondamentale importanza della riscoperta delle nostre radici, intese sia come conoscenza degli usi, costumi e tradizioni della nostra civiltà, sia come riscoperta della relazione intergenerazionale che lega nonni e nipoti, l’Associazione Culturale di Promozione Sociale “CulturAttiva” ha deciso di aderire alla rassegna “Oggi gioco coi nonni”, lanciata dall’Associazione di Promozione Sociale “Io e Mamma” con lo scopo di rinsaldare la relazione tra nonni e nipoti, mediante una serie di iniziative di grande valenza educativa, da svolgere a partire dal 2 di ottobre, in occasione della Festa dei Nonni, fino al mese di maggio 2018.
La prima delle attività scelte per contribuire al percorso educativo di “Io e Mamma”, si svolgerà domenica 3 dicembre ed è quella dal titolo “Trame di Seta”, una sorta di laboratorio storico-esperenziale all’aperto da svolgere a più riprese in alcuni dei luoghi del centro storico di Catanzaro maggiormente legati alla storia della nobile arte della seta. Al racconto della storia di quest’antica eccellenza della città dei tre colli, verranno intrecciate una serie di attività interattive e sensoriali che contribuiranno a trasformare l’iniziativa in una vera esperienza, in modo da favorire meglio anche l’apprendimento delle informazioni veicolate, soprattutto nei bambini.
A curare la parte dedicata dalle informazioni storiche sarà Angela Rubino, presidente di “CulturAttiva, giornalista, esperta di storia locale ed autrice del volume “La seta a Catanzaro e Lione” (Rubbettino 2007); mentre ad elaborare le attività artistiche ed educative da intrecciare al percorso storico sarà Valentina Margiotta, arte terapeuta dello staff di “Io e Mamma”.
«Già da alcuni anni, lavoriamo sulla riscoperta dell’antica e nobile arte della seta – ha affermato Angela Rubino – in quanto riconosciamo in questa attività una importantissima connotazione storico-culturale ed antropologica del nostro territorio. Basti pensare che l’arte della seta, con la sua filiera, dalla gelsi bachicoltura, alla trattura, fino ad arrivare alla tessitura, segnò per secoli l’ordinario percorso di vita dei calabresi, trovando in Catanzaro quel punto di massimo sviluppo in un determinato periodo storico. Questa attività – ha proseguito l’esperta – ebbe per Catanzaro e per il suo hinterland un immenso valore, che raggiunse il suo apice nel periodo compreso tra il 1300 e il 1700 circa, quando essa costituì la principale fonte di benessere economico per l’intera area».
«Grazie alla squisita manifattura dei suoi tessuti in seta, la città dei tre colli divenne rinomata in tutta Europa, guadagnandosi l’appellativo di “capitale europea della seta”».
«Oggi, queste vicende, che donarono fama e prestigio alla nostra città, rischiano di cadere nell’oblio. Complici la non curanza verso la storia locale e l’avanzare del processo di globalizzazione. Proprio per contribuire ad ostacolare tale percorso, “CulturAttiva” porta avanti sul territorio cittadino una serie di attività tra le quali assume particolare importanza il percorso “Trame di Seta”, portato avanti con molto successo grazie alla collaborazione con la Cooperativa Nido di seta che opera a San Floro e si fregia di aver ripreso tutta la filiera della seta, dall’allevamento dei bachi, alla trattura, per giungere alla tessitura e tintura di preziosi manufatti. Grazie a questa collaborazione, è stato costruito un itinerario storico- esperienziale che ha condotto in città oltre mille persone solo nell’anno scolastico 2016/2017, da aprile e a giugno. Studenti ed accompagnatori provenienti da tutta la Calabria e anche da fuori regione hanno potuto apprezzare la bellezza del cuore antico della nostra città e il fascino della sua storia».
«Le attività proposte a Catanzaro si rinnovano di anno in anno e si arricchiscono con la collaborazione di enti culturali ed associazioni locali, tra cui citiamo il Museo Diocesano, l’Associazione Culturale “Confine Incerto” ed anche l’Amministrazione Comunale di Catanzaro, che lo scorso anno ci ha offerto il suo sostegno e che speriamo continuerà a farlo in modo sempre più incisivo».
«Pur essendo un giovane sodalizio – ha concluso la Rubino – siamo soddisfatti del nostro operato, in quanto abbiamo contribuito al risveglio di una parte dimenticata del nostro centro storico, di quei quartieri che, pur non possedendo monumenti di grande magnificenza, portano con loro una grande importanza storico-antropologica e ci raccontano silenziosamente chi siamo. Consapevoli del valore della nostra opera, non intendiamo fermarci qui e proseguiremo con il nostro cammino volto a stabilire anche collaborazioni con enti, associazioni ed imprese commerciali del luogo, creando una rete virtuosa che possa contribuire al riscatto di una città a cui bisogna restituire la dignità rubata»!