L’hanno attesa per mesi in preghiera, immaginandone volto e fattezze e finalmente domenica scorsa è arrivata da Monte Sant’Angelo a Varapodio sfidando il maltempo. Un folla oceanica proveniente anche da altri paesi della Piana di Gioia Tauro ha accolto l’imponente effigie di S. Michele Arcangelo, scortata dalle Forze dell’ordine e accompagnata in processione per le vie del Paese, fino ad aprire le porte della chiesa di Santo Stefano, dove la statua è stata deposta. “ Varapodio è in festa, perché dal Monte Gargano San Michele è venuto in mezzo a noi, portato dal suo popolo tra il suo popolo. Egli – ha affermato il parroco don Gaudioso Mercuri durante l’omelia- ci indica la strada dell’amore e della giustizia, della legalità e del bene, trasferitosi dal cielo per abitare in mezzo alla sua gente, per “portare” la pace al suo popolo. E ripete ad ognuno: è finita la guerra, nel cielo e sulla terra, perché la salvezza si è compiuta nel sangue di Cristo. Il male è vinto, l’accusatore è smascherato, la sua testa è schiacciata. Oggi comincia un percorso nuovo di fede, per ognuno di noi, che fiduciosi attendiamo la salvezza”. Un evento senza precedenti per l’intera comunità di Varapodio e non solo, che da giorno 24 giugno venera il suo nuovo Santo. Un momento unico, che verrà ricordato per volere del parroco il 24 di ogni mese. “Questo giovane ma ricco di esperienza e dinamico parroco, in pochissimi mesi, ha positivamente rivoluzionato e arricchito il nostro paese”, ha detto il sindaco Orlando Fazzolari, che è stato interrotto da lunghissimi applausi a sostegno del parroco di Varapodio, descrivendo don Gaudioso come colui che “ha segnato la storia del paese invitando il popolo a questa devozione nuova verso un grande Santo, che soccorre coloro che invocano il nome di Dio”. Un sacerdote che cammina insieme ai suoi fedeli per raggiungere un unico obiettivo che è Cristo. La statua è stata realizzata dall’artista Francesco Bisceglia, in collaborazione con Matteo Ciociola proprietario de il “Coccio”, un grande negozio di articoli religiosi a Monte Sant’Angelo.