Archiviata la seconda tappa per l’Ecosistem Catanzaro, che fa ritorno da San Benedetto del Tronto con una vittoria, due sconfitte e diverse riflessioni da operare. Il dolce e l’amaro, che solo una disciplina straordinaria come il Beach Soccer può offrire. Per la terza tappa, occorrerà attendere fine luglio (si andrà a Giugliano di Napoli, nel frattempo si disputerà la Coppa Italia, a Viareggio), ragion per cui gli uomini di mister Tonino Aloi avranno modo di soffermarsi su ciò che non ha funzionato alla Beach Arena “Riviera delle Palme”. D’altra parte, continuare a viaggiare a suon di vittorie e prestazioni eccellenti, sarebbe stato difficile per chiunque. Una leggera flessione è più che legittima, alla luce di un campionato intenso e dispendioso, seppur breve. Nulla di cui allarmarsi, in sostanza.
Eppure, il team capitanato da Valerio Staffa, venerdì aveva inaugurato la tappa adriatica sotto la migliore stella, ingranando la quarta vittoria consecutiva, con il 2 a 3 sul Palazzolo, grazie alle reti del portiere Galeano, di Bassi De Masi e Percia Montani. Il primo inciampo sulla sabbia, è avvenuto sabato nel lunch-match, quando la Sicilia BS è riuscita ad imporsi per 3 a 4, mettendo l’inerzia della gara a proprio beneficio fin da subito, con un “uno-due” micidiale che ha disorientato l’Ecosistem. Le Aquile sono riuscite a rialzare la testa nel secondo tempo, andando vicine alla rimonta sul finale. Non è bastata la splendida tripletta di Marcello Percia Montani (sempre più trascinatore, specializzato in “sforbiciate” da antologia). Epilogo di questa seconda tappa del girone B di Serie AON, il pesante 6-2 patito oggi contro il Terracina, storicamente una big del torneo: laziali superiori e più arguti nel cercare prevalentemente i tiri “sporchi”, con l’ausilio delle dune disegnate beffardamente dalla sabbia, che hanno messo fuori causa l’incolpevole portiere del Catanzaro. La trama del primo tempo è terribile, chiudendosi addirittura 5 a 0 per i Terranova, bravi e fortunati a trovare il doppio vantaggio in una manciata di secondi. Ciò ha generato un duro contraccolpo psicologico per l’Ecosistem, che ha faticato a reagire, se non nei due tempi successivi, approfittando di una fase di calo degli avversari. Il solito Percia Montani (il quale porta il personale bottino di marcature, a otto) e Scalese, hanno provato clamorosamente a riaprirla, ma ogni velleità di rimonta è stata spenta sul nascere, con il gol del definitivo 6 a 2, che ha chiuso la contesa.
Facendo ritorno in Calabria, è essenziale ricaricare le batterie, ritrovare l’armonia e la concentrazione che hanno contraddistinto il percorso della squadra della famiglia Procopio. La compattezza non è mai venuta meno e l’Ecosistem dovrà riprendere in mano la bussola per guadagnare la qualificazione alle Final Eight di Catania, fra meno di un mese.